Va a comprare un'auto e gli rubano l'identità: imprenditore nei guai dal 2013
Il venditore ha utilizzato la fotocopia della sua carta d'identità. Da allora per l'imprenditore è diventato un "tour de force" chiedere finanziamenti per la sua azienda
Dal 2013 gli hanno "rubato l'identità", tentando di accedere - con il suo nome e cognome - a finanziamenti di denaro bloccati sul nascere, ma di fatto resta bloccata anche la sua vicenda, ed è paradossale l'effetto: lui, Giorgio Brunello, ha denunciato (inizialmente ignoti) per furto d'identità, appunto, e quindi il nome di Giorgio Brunello è finito nella "black list" dei finanziamenti. Ciò significa che quando l'uomo, di professsione imprenditore, chiede soldi a una banca o ad una società finanziaria, deve dimostrare che ha tutte le carte in regola, ovvero attendere tempo perché dall'altra parte "recepiscano".
Quell'anno, l'uomo - che vive a Buccinasco - si era recato in un concessionario automobilistico per acquistare un'auto, ad Assago. Come spiega il Giorno, dopo qualche mese la società finanziaria lo ha chiamato per avvertirlo che c'era qualche problema, e chiedendo la conferma dei suoi dati. L'unica persona che - di recente - avrebbe potuto fare una cosa simile è proprio colui che ha perfezionato il contratto per l'automobile. Imposssessatosi della fotocopia della carta d'identità di Brunello, aveva cambiato la fotografia e la via di residenza lasciando il resto inalterato.
Poi, con la fotocopia falsa, il truffatore aveva aperto due conti correnti (ed è curioso, tra l'altro, che ai bancari sia stato sufficiente avere una fotocopia della carta d'identità in mano) e aveva cercato di accendere due mutui per 70 mila euro. A quel punto però era intervenuto il contatto tra la società del finanziamento dell'auto ed il vero Brunello, con conseguente denuncia alle forze dell'ordine: la truffa era stata quindi sventata.
"Le Iene" avevano perfino intercettato il truffatore, ma non è bastato a terminare rapidamente le indagini, che sono ancora in corso.
