Gratta e sosta per parcheggiare, scoperta una truffa
Parcheggiatori "furbetti": dieci avvisi di garanzia dopo le indagini della polizia locale
Partono gli avvisi di garanzia (dieci) per i "furbetti" dei gratta e sosta. Un problema destinato via via a scomparire, visto che sono sempre più diffusi i parcometri per pagare la sosta sulle strisce blu, ma intanto la procura se ne sta occupando dopo le indagini della polizia locale.
L'ipotesi di reato è quella di truffa ai danni di Atm, che gestisce la sosta e cede i tagliandi (scontati) alle cooperative di venditori. Come sa chiunque parcheggi a Milano, non sempre le operazioni di compravendita di questi tagliandi con gli utenti finali sono proprio limpide. Per fare un esempio ormai "collaudato": il parcheggiatore gratta lui stesso (molto lievemente) il tagliando prima di consegnarlo all'automobilista e poi, finita la sosta, lo chiede indietro. Ovviamente per riciclarlo. Per non parlare di quelli che chiedono agli automobilisti un costo inferiore ma senza dare in cambio il tagliando.