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Cronaca Porta Vittoria / Viale Umbria

Vallanzasca a processo: "Sforzi rischiano di essere vanificati da un cretino"

Dichiarazioni spontanee del "bel René" al processo che lo vede imputato per il presunto furto all'Esselunga di viale Umbria

Si proclama innocente, Renato Vallanzasca: arrestato il 13 giugno per avere rubato boxer e altri oggetti dall'Esselunga di viale Umbria, mentre era in permesso, l'ex bandito ha reso dichiarazioni spontanee durante il processo.

Il "bel René" ha rimarcato il fatto che, a fine 2014, sarebbe arrivato il momento della libertà condizionata dopo 42 anni di carcere.

"Tutti i miei sforzi rischiano di essere vanificati da un cretino, un giovane addetto alla sicurezza, che ha detto un'enormità di fandonie", ha affermato davanti al giudice riferendosi all'addetto anti-taccheggio che lo aveva fermato alla cassa del supermercato.

Vallanzasca ha sottolineato di abitare a poca distanza dal supermercato. "Di tutti i posti che ci sono, dovevo andare proprio vicino a casa a farmi inguaiare?", ha detto al giudice raccontando poi quello che sarebbe successo tra gli scaffali: un uomo sui 30 anni l'avrebbe avvicinato dichiarando di conoscere sua moglie (Antonella D'Agostino) e nel mentre gli avrebbe infilato nella borsa gli oggetti. Quanto al vigilante, avrebbe mentito nell'affermare di avere visto Vallanzasca infilare lui stesso la refurtiva nella borsa.

Refurtiva che - da quanto emerge - non si troverebbe più. Così come sarebbero stati cancellati i filmati della video sorveglianza.

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