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Cronaca

Chiesta la libertà condizionale per Vallanzasca: dal carcere parere positivo

Vallanzasca ha avuto un "cambiamento profondo", "intellettuale ed emotivo", "non potrebbe progredire con altra detenzione": così si esprime il carcere di Bollate

Renato Vallanzasca, storico boss della mala milanese, dopo quasi mezzo secolo di carcere, potrebbe presto uscire. Dal carcere c'è parere positivo. 

C'è anche un "rapporto disciplinare", infatti, nei confronti della guardia penitenziaria che ebbe una discussione, lo scorso agosto, nel carcere di Bollate con l'ex criminale, negli atti ora acquisiti dal Tribunale di Sorveglianza di Milano a cui il 'Bel Renè', protagonista della mala milanese tra gli anni '70 e '80 e condannato a 4 ergastoli e 296 anni di carcere, ha chiesto che gli vengano concesse la liberazione condizionale e la semilibertà che gli era stata revocata nel 2014, dopo che era stato arrestato in un supermercato per rapina impropria di oggetti di poco valore, tra cui un paio di mutande.

Vallanzasca è tornato in aula davanti ai giudici della Sorveglianza (udienza a porte chiuse) che, dopo l'acquisizione di questo nuovo documento a lui favorevole, dovranno decidere nei prossimi giorni.

Vallanzasca ha avuto un "cambiamento profondo", "intellettuale ed emotivo", "non potrebbe progredire con altra detenzione" e dunque si ritiene che "possa essere ammesso alla liberazione condizionale", ossia possa concludere la pena fuori dal carcere in regime di libertà vigilata. Lo scrive l'èquipe di osservazione e trattamento del carcere di Bollate.

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