rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Milano ha un problema con il bike sharing a flusso libero: bici devastate dai vandali

Negli ultimi giorni diverse biciclette sono state devastate, gettate nel Naviglio o deturpate

Una bicicletta nel Naviglio, una appesa a un albero, un'altra senza il "lucchetto elettronico" e un'altra abbandonata addosso a un albero. Comun denominatore? Sono tutti bici di Ofo e Mobike, quelle del bike sharing free floating: velocipedi che non hanno bisogno di una stazione fissa ma si possono lasciare tranquillamente per strada. Sono solo alcuni degli ultimi casi, più precisamente solo quelli che ci hanno segnalato i nostri lettori solo nella giornata di mercoledì 4 ottobre. Solo. E il problema delle biciclette a flusso libero sembra essere proprio il vandalismo.

Bici free floating vandalizzate (foto lettori Mt)

Il servizio di bike sharing a flusso libero è iniziato il 30 agosto con Mobike, il 22 settembre si è aggiunta anche Ofo. Una volta a regime i due servizi offriranno 12mila biciclette (8mila Mobike, 4mila Ofo) che si sommano alle 3.650 offerte da Bikemi. La risposta dei milanesi è stata decisamente favorevole tanto che Mobike avrebbe totalizzato 35mila iscritti solo nei primi 15 giorni. Risultato? Le bici hanno colorato le strade della città.

Bike sharing a flusso libero a Milano

Come funziona il bike sharing free floating

Le biciclette possono essere prelevate con un'applicazione dedicata e rilasciate alla fine dell'uso. Possono essere parcheggiate lungo i bordi delle strade a patto che non vi sia sosta riservata o divieto e, inoltre, in tutte le aree di sosta presenti a Milano: oltre 670 postazioni per un totale di 8.300 posti (in stalli o rastrelliere) diffusi sul territorio. Mille posti in più sono stati già programmati dall'amministrazione e verranno realizzati entro la fine del 2017. Non solo: oltre 400 posti saranno poi dedicati esclusivamente a questo tipo di bike sharing in tutta la città.

Le misure anti-vandali

Entrambi i gestori hanno predisposto un sistema di punteggi per evitare o limitare comportamenti scorretti da parte degli utenti. Ma se Ofo — che è partito solo ufficiosamente: le bici sono gratis fino al 31 ottobre — non ha ancora reso noto nel dettaglio né il sistema di punti né le tariffe a regime, Mobike ha già predisposto tutto. 

L'utente di Mobike, all'iscrizione, ottiene 100 punti e può incrementarli fino a mille, ma anche scendere fino a zero. Ciascuna corsa effettuata dà diritto a un punto, così come segnalare una bici rotta o un parcheggio altrui errato, o ancora essersi iscritto tramite un amico oppure fare iscrivere un amico.  Ma, come detto, i punti si possono anche perdere. Se si utilizza un blocco privato, ci si dimentica di bloccare la bici (causandone la perdita) o si trasporta illegalmente una bici, il credito viene ridotto a zero. Invece se si parcheggia in un'area recintata, si perdono 20 punti; se - fermati dalla polizia - si abbandona la bici, si perdono 50 punti; se infine ci si dimentica di bloccare la bici ma, alla fine, la si riprende, si perdono 15 punti.

E quando si scende troppo (80 punti o meno), le tariffe schizzano alle stelle. Da lì in poi, ogni mezz'ora di Mobike costerà 20 euro. Una cifra volutamente esorbitante per scoraggiare i comportamenti sbagliati.

La struttura di punteggi e penalizzazioni di Ofo sarà senz'altro simile. Ma c'è un dettaglio di non poco conto: i punti si perdono se "si parcheggia in un'area recintata". Ecco, forse il Naviglio è considerato tale, ma lasciare la bici appesa a un albero, per quanto sbagliato, è "area recintata"? Via libera alle interpretazioni. Per il momento sembra che Milano abbia un grosso problema con questo nuovo tipo di servizio. 

mobike

Sul caso è intervenuta anche l'assessore alla sicurezza Carmela Rozza che, rispondendo a un cittadino sulla sua pagina Facebook, ha dichiarato: "Spesso ho dichiarato che, purtroppo, la Pubblica Amministrazione poco o nulla può fare contro l'inciviltà delle persone. Persone, che, tra l'altro, con la loro maleducazione creano disagio ai loro concittadini. Parlerò con il collega che ha la delega per i trasporti di questo, anche se forse sarebbe più corretto parlare con la Ministra Fedeli, chiedendo a gran voce il reinserimento dell'Educazione Civica nei programmi scolastici, a partire dalle primarie"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Milano ha un problema con il bike sharing a flusso libero: bici devastate dai vandali

MilanoToday è in caricamento