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Cronaca

Pena ridotta al giovane che travolse e uccise vigile: le reazioni

Il centrodestra si indigna, l'assessore Granelli ricorda l'efferatezza dell'omicidio

La riduzione di pena decisa in Appello per Remi Nikolic, il rom che nel gennaio 2012 travolse con un Suv e uccise il vigile urbano Niccolò Savarino, fa molto discutere. I giudici del secondo grado hanno deciso di estendere al massimo le attenuanti, già ritenute prevalenti nel primo grado: i giudici allora nel dispositivo scrissero che il contesto familiare in cui il giovane era cresciuto è "caratterizzato "dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento".

Le cronache del gennaio 2012 riportano in realtà un quartiere, quello di Busto Arsizio in cui viveva la famiglia di tale Goico Jovanovic (uno degli alias del giovane), sconcertato al momento dell'arresto, avvenuto in Ungheria pochi giorni dopo l'omicidio. Un quartiere sconcertato che (come raccontava "Il Giorno") riferiva di una famiglia normale, gentile, elegante nel vestire. Una vita - secondo gli investigatori - che celava una serie di attività criminose e truffaldine, compreso il furto dei gioielli di Evita Peron a Valencia.

Una perizia radiologica ha poi confermato che il ragazzo aveva 17 anni all'epoca dell'investimento. Nel frattempo il legale David Russo (di "Avvocati di Strada") ha esibito un certificato di nascita francese: 15 maggio 1994, iscritto all'anagrafe come Remi Nicolic. Così gli atti sono stati trasmessi alla procura dei minorenni. Poi la sentenza di primo grado e, ora, quella d'Appello.

"A rimetterci comunque sono sempre i cittadini più indifesi", s'indigna Marco Osnato, capogruppo di Fdi in consiglio comunale, mentre il coordinatore cittadino di Forza Italia (e avvocato) Giulio Gallera commenta che "poi ci si lamenta che nessuno crede più alla magistratura, che dimostra ormai di essere fuori dal mondo". E mentre Luca Tafuni, del comitato Jenner-Farini, invoca l'intervento del ministro Cancellieri affermando che "non possono esserci attenuanti per un crimine del genere", l'assessore alla sicurezza Marco Granelli ha un ricordo per il vigile urbano, cui è stato dedicato un parco: "Aspettiamo tutti il prossimo 12 gennaio, al parco Savarino, vicino al comando di zona 9 dove prestava servizio", scrive in una nota.

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