Milano, 36 vigili precari non verranno assunti. La protesta dei sindacati
"Colpa" di un provvedimento del governo che, nel trasferire la polizia provinciale a comuni e regioni, impedirebbe a questi enti di assumere nuovo personale. Ma le cose non sono così semplici
Scoppia il caso dei vigili urbani assunti per Expo 2015, trentasei in tutto, che - dopo il 31 dicembre - dovranno trovare un altro lavoro. Non che avessero ricevuto grandi promesse, ma le condizioni di partenza sembravano ben più favorevoli della conclusione che si è venuta a generare.
Gli agenti in questione hanno preso servizio a luglio, ad esposizione ormai iniziata, e - come racconta il Corriere - provengono da una graduatoria formata con il concorso del 2014, a cui presero parte circa 15 mila aspiranti "ghisa", e che era servito anche a selezionare 14 agenti a tempo indeterminato.
Nel mese di agosto, il governo ha stabilito che gli agenti di polizia provinciale sarebbero stati ricollocati nelle regioni e nei comuni, con l'ovvia conseguenza che questi enti non potranno assumere personale. O almeno così l'ha interpretato il comune di Milano. I sindacati non sono d'accordo e spiegano che vi sarebbero pareri scritti e circolari che provano che è possibile assumere comunque a tempo indeterminato, ad esempio così fanno nel comune di Parma. Oltretutto considerando che a Milano i "ghisa" mancherebbero davvero.
Ciliegina sulla torta: i soldi spesi per questi 36 agenti. Si parla di 33 mila euro per formarli e 28 mila euro per le divise estive, oltre al costo del maxi concorso (56 mila euro).