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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cagnola / Viale Certosa

"Il tuo fidanzato mi ha venduto bicarbonato per cocaina e io ti violento": orrore a Milano

Una donna di 29 anni è stata stuprata da un membro dei "Mara salvatrucha 13" (Ms13), brutale gang di latinos. Il pandillero, Wilfredo Alexander Barrera Martinez detto "el pàjaro", è stato arrestato

Quella sera di sabato 26 settembre 2015 non la dimenticherà più. Per la sola colpa di essere la fidanzata di un pusher truffatore e tossicomane è stata stuprata da un membro dei "Mara salvatrucha 13" (Ms13), brutale gang di latinos originaria di El Salvador. Il pandillero, Wilfredo Alexander Barrera Martinez detto "el pàjaro", ventiquattro anni, ha scelto lei per vendicarse dello sgarro del suo fidanzato di allora, un milanese trentenne, che poche ore prima gli aveva venduto del bicarbonato spacciandolo per cocaina.

Banda di Latinos, 25 arresti © Mesa Paniagua/MilanoToday

L'unica vittima di questa storia ai confini è lei: una ragazza italiana di ventinove anni. E' stata costretta a subire una violenza sessuale sotto la minaccia di una pistola e di un machete, classica arma utilizzata dai membri delle pandillas di origine latinoamericane. Dopo l'umiliazione e la rabbia per la violenza, ha trovato conforto solo in alcuni amici e nei parenti perché proprio il compagno aveva cercato di minimizzare l'accaduto.

Una vicenda che inizia il pomeriggio di quel sabato disgraziato. Stando alle indagini carabinieri della Compagnia di Porta Magenta, in preda ad una crisi di astinenza e senza denaro per placare il suo stato, il pusher milanese decide di provare a 'fargliela' ad un gruppo di latinos. Una comitiva notoriamente pericolosa e - secondo il maggiore Agostino Scala - a stretto contatto con i malviventi che hanno preso a colpi di machete due ferrovieri di Trenord nella stazione di Villa Pizzone nel mese di giugno 2015. Il disoccupato, in compagnia della fidanzata, li incontra nei pressi dell'Esselunga di via Filippo Palizzi, zona Certosa. Per 30 euro vende loro del bicarbonato. Poi corre in piazzale Lotto a comprare la sua dose di coca.

L'euforia della sniffata dura poco. Istanti più tardi, Barrera Martinez chiama il pusher per un incontro. All'appuntamento lo spacciatore si presenta con la ragazza, forse nella speranza di evitare guai peggiori. Il ventiquattrenne lo accoglie con altri due complici. Sono armati di machete e pistola. Gli rubano il navigatore e il cellulare. Ma la vendetta non è finita. "El pàjaro", che secondo le indagini era in rotta anche con gli altri membri della "Ms13", vuole di più. Arma in mano costringe la giovane a guidare verso una zona isolata nei pressi della stazione Certosa. Nel frattempo gli altri due pandilleros tengono sotto controllo il pusher. Nell'auto si consuma la violenza sessuale completa, al termine della quale l'orco si fa mostrare la carta d'identità con l'indirizzo della vittima per intimarle di non fare denuncia. A quel punto, la donna torna dal fidanzato che minimizza l'accaduto. Per questo motivo la denuncia arriva solo l'indomani, domenica 27, grazie al supporto della famiglia.

Al termine delle indagini, il 9 dicembre arriva dal Tribunale di Milano l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del salvadoregno. L'uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio, è irregolare e inottemperante ad un ordine di esplusione dall'Italia emesso il 30 agosto. Questa volta le accuse sono più gravi: sequestro di persona e violenza sessuale, oltre che di rapina aggravata in concorso con altri due soggetti ancora in fase di idendificazione. I militari faticano poco più di un mese per rintracciarlo. Lo individuano a Pero (Mi) e lo arrestano. Il suo atteggiamento - riferiscono i carabinieri che lo hanno preso - è sempre quello: violento e aggressivo, anche con le manette ai polsi.

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