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Cronaca Duomo / Piazza della Scala

Violenza sulle donne e cyberbullismo: il comune promuove corsi a scuola

Le statistiche: dall'inizio dell'anno, più di 80 femminicidi in Italia con l'autore conosciuto dalla vittima

Più di ottanta casi di femminicidio, in tutta Italia, dall'inizio del 2016 ad ora, in cui l'assassino è persona conosciuta dalla vittima (familiare, compagno, ex compagno). Un numero che allarma, accompagnato dai casi di violenza domestica e maltrattamenti in famiglia, spsso compiuti dall'uomo nei confronti della donna. La fredda statistica non deve restare però soltanto campanello d'allarme, ma è opportuno che muova riflessioni sul campo della prevenzione, in modo da intervenire a monte del fenomeno e - per quanto possibile - cercare di evitare che si propaghi.

Intervenire sulle nuove generazioni è una delle strade considerate più efficaci. Così, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per il 25 novembre), il comune di Milano riflette sull'opportunità di organizzare corsi di prevenzione contro la violenza di genere e il cyberbullismo nelle scuole secondarie di secondo grado. A questo è stata dedicata una seduta di commissione congiunta (politiche sociali ed educazione) che si è tenuta a Palazzo Marino il 17 novembre.

Dal 2004, dieci scuole superiori milanesi (per un totale di più di 2.200 studenti) hanno ospitato corsi dedicati all'eliminazione della violenza contro le donne, organizzati da Svd Dad Onlus e Rete Antiviolenza del comune di Milano. Sul fronte del cyberbullismo, invece, vengono organizzati corsi nelle case vacanza del comune di Milano, ad opera del settore Servizi Scolastici ed Educativi. 

«Solo attraverso l'educazione delle ragazze e dei ragazzi potremo avere adulti più consapevoli e meno violenti. E' importante lavorare sugli stereotipi, terreno di coltura della violenza di genere e del bullismo. Ci impegniamo per intensificare la nostra battaglia partendo dalle scuole, dal luogo in cui i bambini possono diventare adulti responsabili», ha commentato Angelica Vasile, del Pd, presidente della commissione politiche sociali.

«Occorre definire percorsi educativi che pongano al centro le relazioni all’interno delle comunità educative. Solo attraverso la valorizzazione e l’attenzione ai percorsi relazionali tra bambine e bambini e tra ragazze e ragazzi è possibile ottimizzare i livelli di prevenzione contro la violenza di genere e il bullismo», ha spiegato Paolo Limonta, di Sinistra x Milano, presidente della commissione educazione.

E sono ormai diffuse anche iniziative analoghe da parte delle forze dell'ordine, con incontri nelle scuole dei quartieri più "difficili" per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze su temi che vanno dal cyberbullismo allo stalking, dalla violenza psicologica alle molestie fino anche allo stupro. E anche gli avvocati si "armano" per rispondere in modo più efficace alle vittime che hanno bisogno di assistenza.

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