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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Adesca minorenne su Facebook, arrestato per violenza sessuale

L'indagine

Credeva che il suo corteggiatore su Facebook avesse 20 anni e fosse quindi quasi un suo coetaneo. E si era completamente "persa" per lui. Tanto da progettare e concretizzare la "fuga" da Milano a Genova, dove l'uomo - in realtà ultra quarantenne - vive insieme alla madre e alla zia, in un appartamento fatiscente. 

La squadra mobile del capoluogo ligure, il 20 luglio, ha arrestato lui e ritrovato nell'appartamento anche la ragazza milanese, che si era ormai trasferita lì.

E' il risultato di una doppia indagine: quella dei poliziotti genovesi, sulle tracce dell'uomo, un adescatore seriale, e quella della polizia locale di Milano, che aveva ricevuto la segnalazione dei genitori della ragazza (quando lei era ancora 17enne), preoccupati per l'intenzione preannunciata dell'adolescente di trasferirsi a Genova non appena compiuta la maggiore età. 

ADESCA SU FACEBOOK: ARRESTATO

Il plagio era iniziato sui social network. L'uomo utilizzava un profilo falso di un ventenne, con fotografia altrettanto falsa (e attraente), riuscendo così a carpire la fiducia di giovanissime ragazze, tra cui la milanese protagonista di questa vicenda. A cui, una volta entrato in confidenza, ha chiesto di inviare fotografie anche in intimità, secondo un "copione" triste ma ben noto. Alla fine, la ragazza era completamente plagiata e ha annunciato ai genitori l'intenzione di andarsene. E loro si sono rivolti alla polizia locale.

I "ghisa" milanesi si sono recati a Genova per una perquisizione, poi sono tornati e hanno spiegato alla ragazza che il ventenne di cui si era innamorata era in realtà un uomo molto più grande e, soprattutto, pericoloso: la polizia genovese stava infatti parallelamente indagando su di lui per un'estorsione ad un'altra donna (maggiorenne) con al centro alcune fotografie osé. Insomma, un adescatore seriale. Con diversi precedenti.

Niente da fare: i contatti sono proseguiti e, da una decina di giorni, la neo 18enne (dando seguito al suo proposito) si era trasferita a Genova in quella casa. Certamente non poteva non essersi resa conto della differenza d'età e d'aspetto in confronto a quanto credeva. Ma decisa comunque a restare lì. 

Infine l'arresto: la squadra mobile genovese lo ha effettuato il 20 luglio. L'uomo risponde di estorsione per la vicenda della genovese e di violenza sessuale per la vicenda della neo 18enne: aggravata dalla "minorata difesa", dovuta alla particolare condizione di fragilità della ragazza. Che è stata riaccompagnata a Milano, a casa dei genitori.

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