Violentata e rapinata dallo "stupratore mascherato"
Una donna filippina di 25 anni ha raccontato di essere stata rapita e violentata, a Milano, da uno sconosciuto con una maschera
Una donna filippina di 25 anni ha raccontato di essere stata rapita e violentata, a Milano, da uno sconosciuto con una maschera. Il suo racconto è ora al vaglio degli investigatori, che stanno ricostruendo la vicenda, dai contorni ritenuti ancora poco chiari.
La ragazza ha spiegato alla polizia che attorno alle 11 di lunedì stava prelevando a un bancomat in piazza Conciliazione quando sarebbe stata assalita alle spalle da una persona che le avrebbe messo un cappuccio sulla testa spingendola in auto e dandole un colpo alla nuca.
A questo punto la vittima avrebbe perso i sensi, per risvegliarsi nuda su un letto in un appartamento dal quale avrebbe visto dalla finestra un'area di campagna. Il suo rapitore l'avrebbe violentata col volto coperto da una maschera, e al termine dello stupro (attorno alle 18) l'avrebbe abbandonata alla stazione della metropolitana di San Donato, da dove la vittima è tornata a casa.
Qui ha raccontato la sua storia alla coinquilina e poi alla sorella, con le quali si è presentata all'ospedale Niguarda. Infine ha denunciato tutto alla polizia, spiegando di essere stata anche derubata dei 1.100 euro prelevati al bancomat.
I medici della clinica Mangiagalli, dove è stata portata come vuole la prassi, hanno confermato che la ragazza ha avuto un rapporto sessuale.