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Cronaca Porta Ticinese / Ripa di Porta Ticinese

Violentano sua figlia, lei aiuta la polizia ad arrestare i colpevoli

Nella sentenza il giudice scrive che gran parte del merito del loro arresto è da attribuirsi alla madre della vittima

L'estate del 2012 tre cittadini nordafricani erano stati arrestati, a Milano, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Il fatto era avvenuto nel pomeriggio del 26 giugno 2012 in via Ripa di Porta Ticinese 83, all'interno di uno stabile utilizzato in passato dai centri sociali.

La vittima, 38 anni, ex tossicodipendente in cura al Sert, ha raccontato di essere stata avvicinata mentre leggeva un libro nel giardino Baden Powell adiacente alla struttura.

Con una scusa banale i tre hanno iniziato a parlarle e poi l'hanno trascinata al primo piano del palazzo, dove è avvenuto lo stupro a opera di due, mentre l'altro faceva il palo. Di origine maghrebina, sono stati condannati per stupro di gruppo: 6 anni al palo, 10 anni a uno dei violentatori. Il terzo sarà processato separatamente.

Nella sentenza il giudice - come riporta Il Giorno - scrive che gran parte del merito del loro arresto è da attribuirsi alla madre della vittima. "Una vera e propria madre coraggio, che ha affrontato da sola, per lo spirito di giustizia, tenace e combattivo, senza alcuna paura la ricerca degli aggressori della propria figlia riuscendo a rintracciarli, scovarli dall’edificio e a farli identificare e arrestare". 

Per aiutare sua figlia a riconoscere i malviventi, la donna andò fuori dallo stabile  e con la scusa di aver perso il cane si mise ad urlare, facendo venir fuori i malfattori, mentre la figlia nascosta li identificava. La polizia poi gli ha arrestati.

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