Via Gaggio “occupata”: il no degli ambientalisti alla terza pista di Malpensa

All'aeroporto di Malpensa la terza pista non s'ha da fare. Ne sono fermamente convinti i membri del comitato Viva Via Gaggio che, per l'occasione, hanno istituito il presidio di Campogaggio. A partire dalle 17 di oggi, fino a tarda sera di domenica 25, via Gaggio diverrà infatti un campeggio aperto agli ambientalisti e a tutti coloro che vogliono protestare contro il deterioramento del territorio.

Ampliare l'aeroporto significherebbe mettere a rischio la Brughiera e la frazione di Tornavento, ma significherebbe soprattutto danneggiare il Parco del Ticino. Piccola gemma del territorio milanese, questo è stato nel 2002 dichiarato dall'Unesco Riserva Mab - Man and Biosphere. Sotto questa qualifica si annoverano aree di ecosistemi terrestri, costali e marini con lo scopo di trovare il giusto compromesso tra elementi a volte contrastanti quali la conservazione della biodiversità e lo sviluppo economico.

Il timore del comitato ambientalista, oggi, è che la realizzazione della terza pista e del Polo logistico con annessa stazione ferroviaria possano erodere suolo vergine e portare ad un peggioramento della qualità dell'aria. Condizioni queste che vedrebbero decadere il titolo di Riserva Mab, vanificando gli sforzi che negli ultimi dieci anni sono stati fatti dai gestori del Parco.

Ci si rivolge dunque direttamente ai rappresentati italiani dell'Unesco, chiedendo loro un impegno concreto nella difesa dell'area, e si aprono i cancelli della protesta; protesta che si assicura però essere pacifica e festosa, in linea con quelli che sono sempre stati i principi guida di Viva Via Gaggio.