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Umberto Eco: la sua casa-biblioteca con 30 mila (e più) volumi

Nel 2010 l'intellettuale scomparso il 19 febbraio incontrò un membro del direttivo di Wikimedia per un'intervista. Ecco come Andrea Zanni vide e descrisse l'abitazione di Umberto Eco

Di Umberto Eco, l'intellettuale e scrittore morto a Milano la sera di venerdì 19 febbraio, nella sua abitazione di piazza Castello 13 (funerali civili martedì 23 febbraio al Castello), si sa che fosse un uomo assolutamente erudito, di larghissima cultura. I suoi romanzi, del resto, sono un esempio forse unico nel panorama letterario di scritti "accattivanti", nel senso della capacità di attrarre l'attenzione del grande pubblico e "incastrarla" fino all'ultima pagina, trasudanti però di sterminata conoscenza di ciò che viene narrato. Anni e anni d'intensa ricerca, libri che non solo raccontano ma insegnano.

Non stupisce che la sua casa sia dunque anche una sorta di biblioteca. Ma è comunque impressionante sapere che avesse qualcosa come 30 mila volumi di ogni genere. Lo si sa - ad esempio - da una intervista rilasciata ad un membro del direttivo di Wikimedia Italia, "Aubrey", ovvero Andrea Zanni, che poi nel suo blog personale Aubreymcfato.com ha pubblicato anche una riflessione sull'incontro con il professore e, soprattutto, una serie di fotografie scattate durante l'intervista, rilasciandole poi in Creative Commons. L'intervista è del 2010, si presume quindi che nel frattempo i volumi siano aumentati.

«Macché comprati! Me li mandano, è per questo che non si può fermare...», rispose Eco alla domanda di Zanni se li avesse comprati tutti, mostrando anche un'affabilità e una simpatia fuori dal comune. Non mancavano, nella casa-biblioteca, sezioni in cui venivano raccolti i libri scritti dallo stesso Eco (traduzioni comprese), i libri scritti da altri su di lui e anche, curiosamente, una sezione sui «cretini», in cui l'intellettuale riponeva volumi con i quali non era d'accordo.

E colpisce davvero vedere la casa-biblioteca, frutto di decenni di erudizione e studio, di passione per la cultura e le nozioni. Il lungo corridoio pieno anch'esso di libri, le scale per raggiungere i volumi posti più in alto. Ogni casa, si sa, "parla" del suo proprietario, di chi vi abita, e la casa di un uomo straordinario per la sua cultura non poteva - in fondo - che essere così.

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