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Formiamo "manager anticrisi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

«Molte aziende ci stanno chiamando per chiederci di prepararle a scenari di attacchi terroristici: in particolare i parchi divertimento e i centri commerciali, che hanno grandi flussi, ma anche le aziende del travel». Lo afferma Paola Guerra Anfossi, direttore della Scuola Etica & Sicurezza de L'Aquila, presentando al Touring Point S. Apostoli di Roma la 12esima edizione rinnovata del corso universitario professionale «Security e Safety Management», che si terrà all'Università Cattolica di Milano con un campus estivo nel capoluogo aquilano.

L'obiettivo è formare i «manager anticrisi», specialisti capaci di analizzare scenari anche internazionali, valutare i rischi e gestire le strategie di risposta prima, durante e dopo le emergenze. Dall'incontro è emerso come la maggior parte dei Comuni italiani, nonostante l'obbligo di legge che però non prevede sanzioni, non sia dotata di un piano di emergenza: «Averlo non è un gran costo - spiega l'esperta - suggerisco di spingere l'adozione dal basso, con il contributo dei sistemi di volontariato, che hanno le competenze. E soprattutto bisogna promuovere le esercitazioni».

Alcuni Comuni si stanno però muovendo per attivare servizi utili: «Genova e Lucca, che subiscono pesanti alluvioni, stanno finanziando app interessanti per comunicare con i cittadini». Tra le vicende di cronaca analizzate nel convegno, la recente crisi Volkswagen: «L'azienda tedesca è rimasta schiacciata da un sistema premiale che dà soldi al management senza entrare nel merito di come hanno raggiunto i risultati. La natura umana porta a cercare scappatoie, prendere il bonus e lasciare il cerino in mano ad altri», spiega Luigi Norsa, docente universitario e consulente di crisis management.

In generale, la gestione delle emergenze tocca molto da vicino la questione etica e la democrazia, perché «se informata in modo corretto, la gente non si fa prendere dal panico e reagisce molto meglio nelle situazioni di grave emergenza», sottolinea l'esperto. Segnatevi in agenda il 27 febbraio, quel Sabato presso l'Università Cattolica di Milano, la Scuola Etica terrà delle lezioni aperte al pubblico sulla gestione dei rischi, per accreditarsi scrivete a comunicazione@scuolaeticaesicurezza.eu

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