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Giacomo Moor, un falegname designer a Fuori Salone

A Milano è partita la settimana dedicata al Salone del Mobile e al design. L'intervista di Milano Today a Giacomo Moor, giovane designer del legno con grandi ambizioni

ingorgo-014Il Salone del Mobile e tutti gli eventi collegati come Fuori Salone e Interni dovrebbero servire anche a chi cerca di farsi strada nell'arduo mondo del design. Per capire cosa spinge un giovane ad intraprendere questa strada e quali sono le reali possibilità di farcela o di "sopravvivere" facendo questo lavoro, abbiamo intervistato Giacomo Moor.

Giacomo, dopo la laurea in Disegno Industriale, ha deciso di dedicarsi alla realizzazione di oggetti di design in legno. Ecco che cosa ci ha raccontato ieri sera durante l'evento "I giovani al centro di Designer Plaza", dove ha presentato il suo nuovo Tavolo Girevole.

Perché la scelta del legno come materiale con cui lavorare?

La mia passione per il legno è nata quando ancora ero un ragazzino e dopo scuola andavo a lavorare nella falegnameria di un amico. Poi con il passare degli anni questa passione non si è affievolita anzi, uscito dal Politecnico di Milano, ne ho fatto un mestiere. Il legno è un materiale molto affascinante sempre diverso e continuamente soggetto ai cambiamenti climatici, atmosferici e biologici. È un materiale che nelle sue molteplici essenze è di volta in volta diverso: pieno di difetti da interpretare e valorizzare.

Che cosa realizzi più facilmente e con quale legno preferisci lavorare?

Le ciotole sono uno di quegli oggetti che ho riproposto più volte, realizzandole in modi diversi e con vari tipi di legno. La ciotola in sè, per la sua dimensione, permette una maggior liberta espressiva e creativa. La Ciotola 21Grammi è uno dei miei oggetti preferiti, si tratta di un foglio di radica modellato dall'acqua. La ciotola è anche un primo passo verso qualcosa di più grande, come ad esempio un tavolo, dove le forme geometriche e il rigore devono considerarsi come più importanti.

ingorgo-013Qual è il tuo "pezzo" di maggior successo?

Se dovessi dirti quali sono i pezzi che ho venduto di più ti direi senza dubbio le ciotole dato il loro prezzo e la loro dimensione. Spesso lavoro su commissione per cui l'oggetto nasce dal confronto diretto con il cliente, il quale di volta in volta chiede un prodotto che incontri i suoi gusti estetici, diciamo un prodotto personale. Ti direi che non ci sono pezzi di maggior successo in una produzione autonoma come la mia, ma piuttosto pezzi unici, e piccole serie.

Qual è il lavoro più importante che hai realizzato fino ad ora?

Senza dubbio il Ristorante "Puro e Semplice": per un designer seguire l'arredamento interno di uno spazio intero da molte soddisfazioni. Poi ci sono sicuramente prodotti a cui sono molto affezionato, ma diciamo che sono importanti per me non tanto per gli altri.

Da cosa trai ispirazione per le cose che realizzi?

Soprattutto dal legno, dalle sue forme, i suoi colori, la sua lavorazione. I miei oggetti sono molto legati al legno, molti non potrebbero essere fatti con un altro materiale. Poi l'ispirazione nasce anche da una forma che ti ha interessato, da un oggetto che hai già visto, da un particolare. Materia e forma!

Qual è il tuo sogno di designer ancora da realizzare, il progetto che ancora non sei riuscito a realizzare ma che vorresti?

I progetti a cui vorrei partecipare e i prodotti che vorrei realizzare sono infiniti, ma sono innanzitutto un designer per cui lavorare con una delle aziende leader del settore è e rimarrà sempre il mio sogno.

E' difficile il mondo del design?

Non so se sia più o meno difficile di altri settori. Io ho scelto una strada ben precisa: lavoro come freelance. La competizione c'è ed è globale, ora si può essere designer anche senza aver fatto degli studi di design. Ad esempio il confine tra design e arte a volte è sottilissimo. È un settore in continua evoluzione che si ridefinisce di epoca in epoca, penso di non essere ancora in grado di rispondere a questa domanda.

E' difficile riuscire ad esporre durante questi eventi Fuori Salone?

Gli eventi, le mostre, i progetti e i concorsi sono di anno in anno sempre di più. Bisogna guardarsi intorno molto tempo prima, collaborare con gli altri, proporsi e conoscere.

Su che tipo di supporto può contare un ragazzo che come te cerca di sfondare nel mondo del design anche alla luce della tua esperienza personale?

Su se stesso se sceglie di lavorare in proprio. Non è sempre facile però sia chiaro: si ha molta libertà espressiva, ma poca stabilità. Sono necessari l'impegno, la dedizione, la passione, lo studio e la ricerca nei materiali e nelle lavorazioni, l'attenta osservazione di quello che succede intorno, a livello globale, insomma un investimento totale.

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