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Università Bicocca: l'81% degli studenti lavora dopo un anno

E' la media più alta d'Italia

Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali nel 2013 (intervistati nel 2014) dell’Università di Milano-Bicocca è pari all’81 per cento, un valore nettamente superiore alla media nazionale (66 per cento). A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato l’81 per cento dei laureati magistrali, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale del 70 per cento.

Sono i dati dei laureati 2013 dell’Università di Milano-Bicocca estratti dal XVII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati, presentato nel corso di una conferenza stampa presso l’Ateneo alla quale hanno partecipato, oltre al rettore Cristina Messa, il presidente del Consorzio AlamaLaurea, Fabio Roversi Monaco, e Francesco Ferrante del Comitato Scientifico AlmaLaurea.

L’indagine ha coinvolto, con un tasso di risposta dell’83 per cento, 3.559 laureati triennali e 1.715 laureati magistrali biennali usciti dall’Università di Milano-Bicocca nel 2013 e intervistati dopo un anno.

Dei 3.559 neolaureati triennali di Milano-Bicocca, circa il 49 per cento continua gli studi con la laurea magistrale, contro una media nazionale del 54 per cento: il 31 per cento è iscritto a un corso di laurea magistrale, il 18 per cento alterna studio e lavoro. Dunque, tenendo conto, più opportunamente, solo di quanti non risultano iscritti ad un altro corso di laurea emerge che il tasso di occupazione è pari all’81 per cento, contro una media nazionale del 66 per cento. Tra i rami di attività, la stragrande maggioranza lavora nei servizi (92 per cento), il 6,5 per cento lavora nell’industria. L’80 per cento dichiara molto o abbastanza efficace la laurea per il lavoro che svolge. Il guadagno (calcolato su chi lavora solamente) è in media di 1.063 euro mensili netti, più alto del livello nazionale che è di 1.013 euro.

A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato l’81 per cento dei laureati magistrali, contro la media nazionale del 70 per cento. L’88 per cento dei laureati magistrali di Milano-Bicocca lavora nei servizi (istruzione e ricerca, consulenze varie, commercio), il 9,5 nell’industria. A un anno dalla laurea, 35 laureati magistrali su cento hanno un contratto a tempo indeterminato o autonomo, un valore in linea con la media nazionale del 34 per cento. Il guadagno è superiore alla media nazionale: 1.108 euro mensili netti, contro i 1.065 del complesso dei laureati magistrali.

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