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Morto Tino Casali, anima dei partigiani milanesi. Il cordoglio dell'Anpi

Roberto Cenati, attuale presidente della sezione milanese dell'associazione dei partigiani, ha annunciato giovedì la morte di Agostino Casali, noto con il nome di battaglia partigiano di "Tino", una delle figure più rappresentative della Resistenza milanese

"E' con immenso dolore che comunico la scomparsa di 'Tino' Casali, per oltre quarant'anni presidente dell'Anpi provinciale di Milano e nel 2006, presidente dell'Anpi nazionale". Con queste parole Roberto Cenati, attuale presidente della sezione milanese dell'associazione dei partigiani, ha annunciato giovedì la morte di Agostino Casali, noto con il nome di battaglia partigiano di "Tino", una delle figure più rappresentative della Resistenza milanese e italiana e tra i fondatori dell'Associazione partigiani d'Italia.

Nel 2002 Tino Casali aveva ricevuto dal Comune di Milano la Benemerenza civica perché "la sua lotta al totalitarismo parte dai banchi della scuola e si protrae per tutto il conflitto mondiale dove il suo valore e il suo coraggio è stato messo al servizio della lotta partigiana. Perseguitato, ferito più volte, decorato al valor militare.

Casali, che ricopriva la carica di presidente onorario dell'Anpi nazionale e milanese, aveva 95 anni ed era malato da tempo. "Casali - ha sottolineato Cenati - ha rappresentato per oltre quarant'anni, come presidente del Comitato permanente antifascista e dell'Anpi provinciale di Milano, l'antifascismo milanese, e ha svolto un'instancabile e continuativa azione a difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza".

"Conoscerlo e frequentarlo per me è stato un onore, Casali è stato una figura esemplare, da ragazzo scelse di combattere dalla parte della libertà e nel dopoguerra ha proseguito il suo impegno per la democrazia e per la giustizia sociale" ha dichiarato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, sottolineando "l'amore di Tino per la nostra città, Casali infatti è stato a lungo consigliere comunale e assessore al Comune di Milano dove si è sempre prodigato per rendere Milano all'altezza delle aspettative di quella generazione a cui dobbiamo la libertà fondata sulla Costituzione repubblicana. Alla sua famiglia, ai suoi amici, all'Anpi, va il mio abbraccio e quello di tutta Milano". 

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