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Milano, mostra di Antonello Da Messina a Palazzo Reale: "Dedicata ai sognatori"

In esposizione 19 opere del genio assoluto della pittura universale, con prestiti prestigiosi provenienti dai più importanti musei nazionali e internazionali

"Una mostra dedicata a chi sogna, a chi ha obiettivi ambiziosi e ha il coraggio di realizzarli, come Antonello Da Messina. E a chi è convinto che la bellezza possa salvare il mondo". Così il direttore di Palazzo Reale Domenico Piraina alla conferenza stampa della mostra sul pittore rinascimentale, considerato genio assoluto della pittura universale, che esporrà dal 21 febbraio al 2 giugno nel museo di piazza Duomo.

Antonello Da Messina a Palazzo Reale

Le tele in mostra

I visitatori potranno vedere 19 opere del Maestro del '400 (su un totale di 35 a lui attribuite), dal celebre 'San Girolamo nello studio' alla 'Crocifissione', dallo 'Hecce Homo' alla 'Madonna con bambino', passando per 'Ritratto di giovane uomo'. Tanti i prestigiosi musei che hanno consentito la realizzazione della rassegna prestando i loro quadri, tra cui la Tate Gallery di Londra, gli Uffizi di Firenze, la Galleria regionale di Palermo e gli Staatliche Museen di Berlino

Ma la protagonista indiscussa è la sublime 'Annunciata', opera iconica in cui Antonello Da Messina dipinge per la prima volta un'annunciazione senza angelo. Perché come spiegato dal curatore della mostra Giovanni Carlo Federico Villa, "l'angelo siamo noi spettatori".

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Un gioco intelligente quello creato dal pittore rinascimentale, che crea un dialogo tra l'osservatore e la madonna, "che si chiude il corpetto con pudore, mentre le pagine del libro che stava sfogliando sono mosse dal refolo che noi stessi abbiamo creato", come specificato da Villa. Questo il segreto attraverso cui l'artista siciliano è diventato immortale: rendere i suoi quadri vivi e in rapporto diretto con chi li osserva.

Oltre all'eccezionale abilità pittorica, nelle tele di Antonello Da Messina è possibile osservare una sintesi perfetta tra l'arte mediterranea, la pittura veneta e lombarda e gli accorgimenti dei fiamminghi, che l'artista conobbe grazie ai suoi viaggi.

Antonello Da Messina

Nato intorno al 1430 e morto nel 1479, il pittore siciliano, celebre già in vita, venne riscoperto solo nel 1800 dopo essere stato dimenticato per secoli. Molte delle sue opere infatti andarono distrutte in alluvioni, maremoti, terremoti o semplicemente a causa dell'incuria di chi le custodiva. Solo 35 dei suoi dipinti sono giunti fino a noi, tra cui numerosi ritratti che portano la firma del maestro quattrocentesco: vesti non troppo ornate, volti particolarmente espressivi e un sorriso enigmatico, appena accennato dall'angolo della bocca.

A guidare il percorso espositivo i disegni di Giovan Battista Cavalcaselle, il grande storico dell'arte che sui suoi taccuini riprodusse le opere dell'artista di Messina, ricostruendo il primo catalogo della sua produzione e permettendo che le sue opere venissero riscoperte.

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