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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Falcone e Borsellino sfregiati, l'autore: "Intaccato il messaggio; ma sono pronto a rifarlo da zero"

Leonardo Gambini, l'artista che ha realizzato il murale, pronto a rifarlo da zero anche perché "negli anni - spiega - si è rovinato"

«Lo riprogetterò e lo ridisegnerò». Non se l'aspettava, Leonardo Gambini, conosciuto anche come Tunus, che il suo murale dedicato ai magistrati antimafia Falcone e Borsellino, in corso di Porta Ticinese, venisse sfregiato disegnando una pistola nella mano del primo, puntata sul secondo. Ma il giovane artista, marchigiano trapiantato a Milano (ora lavora a progetti con gallerie d'arte), promette a MilanoToday che questa sarà l'occasione per rimettere mano al murale. Che risale al 2013 e, in questi anni, ha visto altri vandalismi più leggeri, come qualche "tag", firma, che lo hanno in parte coperto.

Qual è stata la sensazione appena visto il vandalismo?

«Le 'tag" non erano nulla di provocatorio, questo invece è stato un gesto più grosso, che ha intaccato il significato dell'opera, il messaggio che volevo trasmettere. Le altre volte non ho reagito, stavolta ci sono rimasto male. Peraltro in quella strada le persone sono attente e hanno sempre ripulito l'opera dalle tag, come ora hanno cancellato la pistola. Ma mi sono reso conto che, negli anni, il murale si è un po' rovinato, per cui ho deciso che coglierò l'occasione per riprogettarlo e rifarlo. Mi metterò subito al lavoro».

Lo sfregio è stata l'opera di un singolo con alcuni problemi, già identificato e sottoposto ad un Tso, ma più in generale la street art conquista sempre maggiore attenzione negli spazi pubblici.

«Ma non è tutto perfetto, naturalmente. I miei lavori di solito vengono percepiti come arte dalle persone, ma i disegni astratti, o il lettering, non vengono ancora capiti dal pubblico».

E l'iniziativa dei cento muri per la street art dati dal Comune di Milano?

«Molto positiva. Ma spesso questi muri vengono "assaltati" da chi fa lavori rapidi, come il lettering, mentre è difficile impostare lavori che possono durare anche due settimane come i miei. Mi è capitato di fare un disegno preliminare e poi, tornato a continuare, vederlo già coperto».

La soluzione?

«C'è bisogno di manifestazioni che attivino questo tipo di arte. Tempo fa ne è stata fatta una per i muri dell'ippodromo del galoppo ma avevamo tre giorni di tempo per fare i lavori, troppo poco».

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