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Cultura Brera / Via Brera

Brera si rifà il look: museo aperto fino a tarda sera e biglietti d’ingresso con offerte speciali

Il museo prolungherà il proprio orario di ingresso un giorno a settimana, sembra il giovedì. Inoltre, verrà rinnovato il cortile e ci saranno offerte super per i biglietti. I dettagli

Un museo sempre più integrato con la città. Una super offerta per godere al meglio delle opere in esposizione. E le stesse opere che, per almeno tre anni, non si sposteranno da Milano. 

E’ pronto a riscrivere il proprio futuro il museo Brera, che - sotto la guida di James Bradburne - si prepara ad un periodo di forte rinnovamento. Dai prossimi giorni, non è ancora chiaro quando, la struttura infatti resterà aperta con orario prolungato il giovedì. 

In più, con il biglietto d’ingresso da dieci euro i visitatori avranno gratis la tessera “Amici di Brera”, che permetterà - per tre mesi - di entrare al museo. Inoltre, Brera sarà rinnovare con un nuovo allestimento, con didascalie scritte da artisti, con una illuminazione di ultima generazione e con panchine e cestini che verranno sistemati nel cortile, che spesso diventerà teatro di diversi eventi. 

Ad annunciare le novità è stato lo stesso Bradburne, che ha “festeggiato” con una conferenza i suoi primi cento giorni da direttore del museo. Il piano presentato dal manager anglo canadese è ambizioso e include anche l'aumento degli spazi, con l'apertura nel 2018 di Palazzo Citterio per ospitare le collezioni Jesi e Vitale. Per tre anni, un’altra delle promesse di Bradburne, non ci saranno grandi mostre "perché cannibalizzano i musei" ma tutti i capolavori della Pinacoteca resteranno a Milano.

La conferma dell’orario prolungato è arrivata indirettamente anche dal ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, che proprio a Brera ha annunciato che “nei prossimi giorni firmerò un decreto che lascia ai direttori la possibilità di allungare l’orario”. 

“Il mio obiettivo è far sì che i milanesi tornino a innamorarsi di Brera. Se Milano abbraccia la sua Brera, il mondo la segue” ha indicato la via maestra il direttore.

“La missione di Brera nei prossimi anni deve essere quella di conservare la sua collezione rendendola parte integrante della vita contemporanea, al servizio della più ampia gamma possibile di utenti di tutte le età, nazionalità ed etnie. Le opere saranno utilizzate per stimolare la curiosità, affinare la critica e la percezione, aumentare l’intelligenza visiva. Non dobbiamo banalizzare la cultura, ma rendere consapevole il pubblico di oggi che Mantegna, Caravaggio, Raffaello sono stati artisti perfettamente contemporanei, nel significato più radicale. Come diceva Nelson Goodman, noi siamo istituzioni per prevenire la cecità”.

“Brera cuore e nel cuore di Milano, significa partire da tre parole chiave: ascolto, accessibilità, accoglienza. L’idea - prosegue Bradburne - è quella di creare una “grande Brera” che non sia un’operazione immobiliare ma una visione cittadina”, 

“La sfida – conclude il direttore – è quella di riconnettere il museo all’oggi, con un ascolto del visitatore-detective dell’arte. Lo abbiamo fatto a Palazzo Strozzi per otto anni. A Brera, la possibilità si moltiplica, grazie alle straordinarie risorse di un complesso unico. Nel programma triennale è previsto un riallestimento progressivo di tutta la Pinacoteca, per fare di Brera un museo che parli all’altezza di una collezione di importanza mondiale”. 

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