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Cultura Porta Venezia / Corso Venezia, 52

Il Museo etrusco di Milano sarà pronto a fine 2019: ecco come sarà

Ricavato uno spazio sotterraneo in un palazzo storico di corso Venezia

Ormai molti sanno che Milano avrà un suo Museo etrusco, per giunta in un'area - quella tra Porta Venezia e Palestro - che annovera già altre occasioni di visite culturali. L'edificio scelto è al civico 52 di corso Venezia, ovvero palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro: un edificio dell'Ottocento che verrà di fatto restituito alla città con la realizzazione di questo nuovo spazio museale. 

Milano, così sarà il nuovo museo etrusco

A lavorarci è l'archistar Mario Cucinella, che in questi giorni ha presentato nei dettagli gli spazi che, entro il 2019, verranno aperti al pubblico. I lavori proseguono da qualche anno e sono in lieve ritardo perché un edificio del genere ha ovvi vincoli architettonici e paesaggistici da rispettare con attenzione.

La collezione di vasi

Ma torniamo agli etruschi. L'opportunità di realizzare un'esposizione permanente a Milano nasce dall'acquisto, effettuato dalla Fondazione Luigi Rovati, di quasi 700 vasi e gioielli etruschi risalenti al V e al IV secolo a.C.: l'acquisto venne effettuato da un mercante svizzero. La Fondazione, che prende il nome da un importante imprenditore farmaceutico ed è ora condotta da Giovanni Rovati, ha acquistato i preziosi reperti con il preciso intento di renderli disponibili al pubblico.

Il museo si svilupperà su tre piani per circa 1.500 metri quadrati, ma lo spazio espositivo vero e proprio sarà sotterraneo, riadattando e allargando una piccola sala cinematografica privata che era stata voluta da un precedente proprietario, l'imprenditore Angelo Rizzoli. L'edificio sta subendo un restauro conservativo perché, come tiene a sottolineare Cucinella, dovrà diventare una vera "casa museo", che mantenga intatta l'aura di borghesia milanese storica. Questo permetterà al luogo di diventare unico tra i musei archeologici, che di solito sono del tutto diversi.

Il giardino storico

L'impatto del visitatore, al piano terra, sarà con l'atrio che porta al bistrot, alla libreria e al giardino interno, vincolato dalla Sovrintendenza, dove sarà possibile sostare. "Un salotto della città semplice e raffinato", lo definisce Cucinella. Al piano sotterraneo, come detto, avrà posto l'esposizione dei reperti etruschi, mentre nei piani superiori potrà essere visitata la dimora con gli interni disegnati dall'architetto Perego negli anni '70.

L'idea è quella di inserire nelle stanze del piano nobile, accanto agli arredi e ai mobili originali, ulteriori oggetti di arte antica sempre di proprietà della Fondazione. In questo modo il visitatore potrà, contemporaneamente, visitare una dimora borghese ottocentesca altrimenti non aperta al pubblico e osservare oggetti d'arte inseriti in un contesto "vivo". Più su ancora una sala conferenze, una biblioteca dedicata agli etruschi e una sala espositiva per mostre temporanee.

Il museo verrà inserito - con una convenzione col Comune di Milano - nell'ambito dell'offerta museale promossa da Palazzo Marino, questo comporterà anche l'inserimento nel circuito aderente alle tessere con ingressi scontati (anche regionali) e, se proseguiranno, l'adesione all'iniziativa delle prime domeniche del mese con ingresso gratuito.

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