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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Tiziana, guarita dal cancro, ora studia come combatterlo all'Istituto nazionale dei tumori

"Ho paura per il domani. Ho visto colleghi scappare all’estero o riciclarsi in altri lavori"

Tiziana Triulzi ha 37 anni, di professione è biotecnologa presso Fondazione IRCCS Istituto nazionale dei tumori di Milano. Quando era ancora all'università ha avuto un tumore alla tiroide.

"Allora non sapevo nulla della malattia e ho vissuto questa esperienza in modo distaccato: ero troppo presa a giocare a pallavolo, la mia grande passione, e a studiare", racconta Tiziana al Corriere della Sera. La malattia non ha condizionato il suo lavoro nel campo della ricerca, ma lo ha supportato e rafforzato ancora di più. Dopo la laurea, Triulzi si è spostata ad Hannover, in Germania, grazie a una borsa di studio. Dopo un anno è tornata in Italia. Allora si occupava di ricerca di base, poi la decisione di cambiare rotta: "Volevo studiare qualcosa che potesse essere utile per i pazienti e ho scelto di studiare il cancro".

Tiziana continua ora i suoi studi all'Istituto tumori e incontra l'Airc, l'Associazione per la ricerca sul cancro, che prima la supporta con una borsa di studio di tre anni e poi con il bando Trideo, che finanzia "idee" originali, non ancora sostenute da solide prove scientifiche, con l'obiettivo di far emergere nuove linee di ricerca. 

Grazie a un nuovo finanziamento messo a punto da Airc, Tiziana potrà continuare per i prossimi tre anni a studiare nuove terapie per sconfiggere il tumore. Resta però un cruccio: l'incertezza del domani.

"Nonostante la grande passione per il mio lavoro - racconta Tiziana - non nascondo che ho paura per il domani. Ho visto colleghi scappare all’estero o riciclarsi in altri lavori. Tutto questo non fa bene a noi e, soprattutto, al progresso della scienza e della società italiana".

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