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Economia Sesto San Giovanni

Primo Maggio, il lavoro che non c'è: da Sesto alla Brianza, lavoratori licenziati

I candidati a sindaco di Sesto San Giovanni trascorrono il Primo Maggio insieme ai lavoratori della General Electric. E Susanna Camusso (Cgil) scrive ai lavoratori di K-Flex: "Vi siamo vicini"

I sei candidati a sindaco di Sesto San Giovanni, la notte precedente al Primo Maggio l'hanno trascorsa insieme ai lavoratori di General Electric, che sono in presidio permanente da sei mesi per protestare contro la chiusura della fabbrica ex Alstom. Gianpaolo Caponi (liste civiche), Monica Chittò (centrosinistra), Roberto Di Stefano (centrodestra), Antonio Foderaro (5 Stelle), Alessandro Piano (Popolari per Sesto) e Giovanni Urro (Sinistra alternativa) hanno voluto stare - tutti insieme - vicini ai lavoratori, affidando poi a Urro la stesura di un comunicato congiunto.

«E' un modo per sottolineare ai lavoratori la vicinanza nostra e di tutta la città, che non è retorica ma concreta, e che non avrà fine finché non si riuscirà a risolvere la situazione», scrivono i sei candidati nella nota firmata da tutti quanti. Segno che, quando c'è di mezzo una cosa importante come il lavoro, le divisioni politiche non aiutano e bisogna invece far squadra tutti insieme per tentare soluzioni.

Il lavoro che manca, dunque, è un tema che percorre e attraversa la festa dei lavoratori (e del lavoro) nel 2017, che continua ad essere un anno in cui si sente e si percepisce la crisi economica nel Paese.

Così - qualche chilometro più a nord - è il caso, anche, della K-Flex, che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Roncello (Mb), i cui vertici hanno inviato una raccomandata di licenziamento ai 187 dipendenti. Anche qui mesi e mesi di trattative che però per il momento non hanno portato risultati concreti. L'azienda non è in crisi e i dipendenti di Roncello sono molto qualificati, tanto che in passato hanno insegnato ai colleghi di altri Paesi le tecniche di produzione. E la K-Flex ha percepito 30 milioni di euro di finanziamenti pubblici. 

La lettera è arrivata ai dipendenti il 28 aprile: e per la festa del Primo Maggio Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha inviato a tutti i 187 lavoratori una lettera di sostegno e di solidarietà, scrivendo che il suo sindacato farà di tutto per arrivare ad una soluzione diversa dal licenziamento. 

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