Per vivere a Milano una famiglia spende al mese circa 2871 euro
Secondo un’indagine della Camera di Commercio, una famiglia milanese spende in media 2871 euro al mese. La voce più costosa rimane la casa, ma gli alimentari sono subito dietro, con una spesa aumentata del 5,4% rispetto all’anno scorso
Redazione
01 dicembre 2009 17:55
Da un’indagine della Camera di Commercio emerge che sono alti i consumi dei milanesi: la spesa media mensile totale delle famiglie di Milano nel 2008 è stata di 2.871 euro, +15,5% rispetto ai consumi medi della famiglia italiana, 2.485 euro al mese, e +2,2% rispetto a quella del nord, anche se in leggera diminuzione rispetto al 2007, -0,1%.
Ma nell’anno di inizio della crisi si modificano le abitudini di consumo: a seguito dei rincari dei prezzi al consumo del primo semestre, riconducibili in buona parte all’incremento dei prezzi delle materie prime cerealicole ed energetiche, aumenta la spesa per i beni alimentari, dai 442 euro mensili in media nel 2007 ai 466 nel 2008, +5,4%, mentre rallenta, di conseguenza, quella per i consumi non alimentari, da 2.433 nel 2007 a 2.405, -1,1%, che riduce il suo peso sul totale della spesa media mensile delle famiglie milanesi, dall’84,6% all’83,8%.
La voce più importante è per la casa, 17,5% (tra costi per l’abitazione, 14,2% incluso il canone mensile per l’affitto, e luce e gas, 3,3%), seguita da alimentari (16%), trasporti (9%) e sanità (6%). E in tempi difficili i milanesi risparmiano sui mezzi di trasporto (-22,3%), soprattutto per l’acquisto dell’auto, e consumazioni e pasti fuori casa (-44,3%), ma non su telefonini (+20,3%), viaggi (+25,9%) e sport (+15,6%). Con la rata del mutuo che per l’andamento dei tassi di interesse in un anno cresce del 79%, le spese per la salute che salgono del 5,5% per via di dentista (+10,7%) e vista (+15,5%).
È la Milano delle differenze, tra centro e periferia (4.000 euro e 2.700), dirigenti e operai (4.900 e 2.200), dove si riducono i consumi dei pensionati (-3%) mentre aumenta la spesa dei più giovani (+9%), risparmia chi vive con qualcuno rispetto ai single (le coppie risparmiano dal 7 al 20% rispetto ai single secondo la tipologia di spesa) e dove oltre 65 mila famiglie possono spendere solo 992 euro al mese contro gli 11.000 euro dei “super-ricchi” (10% delle famiglie milanesi).
“L’indagine – ha commentato Terzi – è molto importante per capire l’andamento della vita dei milanesi e, di conseguenza, rappresenta il punto di partenza per adeguare gli strumenti di intervento dell’Amministrazione”.
“I dati – ha aggiunto – suggeriscono l’utilizzo di strumenti flessibili, provvedimenti che siano realmente in grado di dare un sostegno alle situazioni di maggiore criticità”.
“In particolare – ha concluso l’assessore – colpiscono le percentuali di spesa che gravano sui single, segno che va ripensato attentamente anche il concetto di famiglia in senso stretto”.
Ma nell’anno di inizio della crisi si modificano le abitudini di consumo: a seguito dei rincari dei prezzi al consumo del primo semestre, riconducibili in buona parte all’incremento dei prezzi delle materie prime cerealicole ed energetiche, aumenta la spesa per i beni alimentari, dai 442 euro mensili in media nel 2007 ai 466 nel 2008, +5,4%, mentre rallenta, di conseguenza, quella per i consumi non alimentari, da 2.433 nel 2007 a 2.405, -1,1%, che riduce il suo peso sul totale della spesa media mensile delle famiglie milanesi, dall’84,6% all’83,8%.
La voce più importante è per la casa, 17,5% (tra costi per l’abitazione, 14,2% incluso il canone mensile per l’affitto, e luce e gas, 3,3%), seguita da alimentari (16%), trasporti (9%) e sanità (6%). E in tempi difficili i milanesi risparmiano sui mezzi di trasporto (-22,3%), soprattutto per l’acquisto dell’auto, e consumazioni e pasti fuori casa (-44,3%), ma non su telefonini (+20,3%), viaggi (+25,9%) e sport (+15,6%). Con la rata del mutuo che per l’andamento dei tassi di interesse in un anno cresce del 79%, le spese per la salute che salgono del 5,5% per via di dentista (+10,7%) e vista (+15,5%).
È la Milano delle differenze, tra centro e periferia (4.000 euro e 2.700), dirigenti e operai (4.900 e 2.200), dove si riducono i consumi dei pensionati (-3%) mentre aumenta la spesa dei più giovani (+9%), risparmia chi vive con qualcuno rispetto ai single (le coppie risparmiano dal 7 al 20% rispetto ai single secondo la tipologia di spesa) e dove oltre 65 mila famiglie possono spendere solo 992 euro al mese contro gli 11.000 euro dei “super-ricchi” (10% delle famiglie milanesi).
“L’indagine – ha commentato Terzi – è molto importante per capire l’andamento della vita dei milanesi e, di conseguenza, rappresenta il punto di partenza per adeguare gli strumenti di intervento dell’Amministrazione”.
“I dati – ha aggiunto – suggeriscono l’utilizzo di strumenti flessibili, provvedimenti che siano realmente in grado di dare un sostegno alle situazioni di maggiore criticità”.
“In particolare – ha concluso l’assessore – colpiscono le percentuali di spesa che gravano sui single, segno che va ripensato attentamente anche il concetto di famiglia in senso stretto”.
Redazione
01 dicembre 2009 17:55
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