"Pieno" di Airbnb per il Salone e il Fuorisalone: alberghi battuti

Tra qualche anno non farà più "notizia", ne saremo tutti abituati. Ma il fatto che Airbnb - o, per meglio dire, l'alloggio privato durante le vacanze o i viaggi - stia soppiantando gli alberghi e le altre strutture ricettive tradizionali, è ancora sinonimo di un certo stupore. E' quanto accade a Milano in questi giorni di Salone del Mobile e di Fuorisalone. Il pienone è certificato da una percentuale: l'84% degli appartamenti e delle stanze private è occupato nel weekend 15-17 aprile. 

Secondo un calcolo, i milanesi che affittano le proprie case ricaveranno sei milioni di euro per la settimana più cool dell'anno in città. Un successo che da una parte preoccupa chi fa attività ricettiva tradizionale, dall'altro anche gli stessi affittuari, che temono leggi che li equiparino agli hotel. Ad esempio, la questione della tassa di soggiorno, che Airbnb (dopo un accordo con il comune di Milano) si prepara a riscuotere.

E - ovviamente - regole più rigide, che i proprietari-locatori non condividerebbero, ritenendo di non fare ospitalità professionale. Anche se, stando a una ricerca della Bocconi citata dal Corriere, il 40% degli "host" offre almeno due appartamenti su Airbnb. Si vedrà. Intanto Airbnb si gode la crescita e i milanesi che hanno un alloggio libero ne approfittano.