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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Arrestato il "re" delle false fatture su emissioni di anidride carbonica

L'uomo aveva evaso Iva per 500 milioni. Le fatture false ammontavano a oltre tre miliardi. Condannato a quattro anni, era latitante

Aveva messo in piedi un sistema false fatturazioni attraverso alcune società che operavano di fatto in monopolio nel nord-ovest nel settore delle certificazioni ambientali alle aziende, in particolare per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica in conformità col Protocollo di Kyoto, compresa la compravendita di "quote di anidride carbonica", operazione permessa dal Protocollo. A gennaio 2016 è stato condannato ma - dopo un mese di domiciliari - ha fatto perdere le sue tracce. Fino ad ora: la "catturandi" dei carabinieri milanesi, insieme all'Interpol e alla polizia tedesca, lo ha arrestato a Francoforte.

Lui, Eddie Briand, è un trentaseienne francese, residente a Parigi nella prestigiosa Rue Claude Terrasse. E' accusato di avere emesso 347 fatture false e certificati Eua (attestazioni di conformità) per più di tre miliardi e duecento mila euro, ma anche di avere evaso Iva per 474 milioni, attraverso varie società con sede legale a Milano: Adatto Energy Srl, Star Co Energia Srl, Ypoint Srl, Torrero Srl, Trading Partners Srl ed Enco Italia Srl. 

Ha patteggiato quattro anni e sei mesi: i giudici milanesi hanno anche disposto la confisca di beni per 613 milioni. Briand ha fatto un mese ai domiciliari, in un appartamento in affitto nel centro di Milano, poi è scomparso dalla circolazione. Sicuramente si è receto in Ungheria e poi anche in altri Paesi, ma "seguirlo" non è stato facile perché, tra l'altro, aveva l'accortezza di utilizzare sempre sim card "estere" rispetto al Paese in cui si trovava. E ovviamente non utilizzava alcun social network e dormiva in appartamenti intestati a terzi.

Le ultime notizie lo davano in un residence a Francoforte, in Germania: ed effettivamente è stato arrestato proprio nell'aeroporto della città tedesca. Arrivava in aereo da Nuova Dehli, India. E' stato scoperto perché, banalmente, ha esibito il suo vero passaporto francese. Forse si sentiva sicuro o forse per distrazione. Fatto sta che la polizia tedesca - che aveva un ordine di cattura su Briand, emesso dall'Interpol su coordinamento del pm milanese Andrea Fraioli - lo ha individuato e arrestato il 28 aprile. Ora si attende l'estradizione.

Le indagini avevano ricostruito un'attività che si serviva delle società in questione per commerciare certificati di "carbon trading", cioè le quote di emissione dell'anidride carbonica introdotte in Unione europea, su impuslo del Protocollo di Kyoto, per cercare di promuovere la riduzione di inquinamento. In particolare, tramite società "cartiere", l'organizzazione capitanata da Briand incamerava l'Iva dovuta sulle transazioni, distraendola con fondi neri all'estero. Nel 2015, con Briand, erano stati arrestati una cittadina albanese residente a Parigi (Rafaela Murati) e un romano (Mauro Pino).

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