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Economia

Negozi aperti il Primo Maggio: è scontro Cgil-Codacons

Accesissimo il dibattito sulle deroghe per le aperture dei negozi il Primo Maggio. Il Codacons: "Per rilanciare commercio dare la possibilità ai negozianti di qualunque comune di poter aprire i negozi 24 ore su 24, sempre"

«Il problema principale è la salvaguardia del reddito dei consumatori, ma bisogna tenere presente che se in questi anni le famiglie hanno perso potere d'acquisto è perché i prezzi, a differenza degli stipendi e delle pensioni, sono raddoppiati dal 2002 ad oggi. Ebbene, le liberalizzazioni degli orari e delle aperture dei negozi servono anche ad aumentare la concorrenza nel settore commerciale e, per questa via, ad abbassare i prezzi e premiare i commercianti più competitivi».

TENERE APERTO SEMPRE - È quanto sostiene il Codacons che risponde così alla Cgil in merito al dibattito sulle deroghe per l'apertura dei negozi il Primo maggio. «La verità è che da alcuni anni si coglie l'occasione del primo maggio per strumentalizzare un tema importante come l'apertura dei negozi a fini squisitamente politici - sostiene l'associaizone -, sia da parte di chi vuole lasciarli aperti non tutte le domeniche, ma guarda caso proprio e solo il Primo maggio, sia da parte di chi vi si contrappone con identiche barricate, altrettanto ideologiche. Per svelenire questo solito clima da guelfi e ghibellini, basterebbe accettare la proposta che il Codacons fa da decenni: dare la possibilità ai negozianti di qualunque comune (non solo a vocazione turistica) di poter aprire i negozi 24 ore su 24 e per 365 giorni all'anno, oltre a saldi liberi e vendite sottocosto libere. In tal modo aumenterebbe la concorrenza e nessuno parlerebbe più del primo maggio».

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