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Economia

Salone del Mobile 2013, Libeskind: "Creatività italiana crea dipendenza"

Il design si prepara al Salone 2013 con risultati non troppo negativi e la voglia di aprirsi ai Paesi emergenti

Sta per aprirsi il salone del mobile e il consueto, parallelo Fuorisalone. Per una settimana Milano è al centro del mondo, si attendono qualcosa come 400mila persone tra creativi e addetti del settore. Al "Design Summit", l'evento di apertura a Palazzo Mezzanotte, l'archistar americano Daniel Libeskind (una delle torri di City Life è firmata da lui) ne approfitta per dare una ventata d'ottimismo sul design italiano, "qualcosa che nessun Paese ha - dice - e che tutti vi invidiano". Metaforicamente, per Libeskind la creatività italiana "è una malattia, crea dipendenza: appena la scopri, ne vuoi sempre di più".

Il design italiano perde negli ultimi sei anni il 16% degli addetti: in un panorama di crisi e di recessione, non si tratta di un risultato negativo, almeno secondo Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo, che sottolinea la necessità di fare ulteriori sforzi verso l'export: i partner principali sono Francia e Germania, ma è in crescita la Russia (+15% all'anno), e molto aperte sono le possibilità in Paesi emergenti come Brasile, India e Cina. "Il salone del mobile - ha affermato Claudio Luti, presidente di Cosmit - è lo strumento migliore che abbiamo per internazionalizzare le nostre imprese e aprirci ai clienti di domani".

Un invito a proseguire il dialogo tutto l'anno tra comune, aziende e centri di formazione è stato lanciato da Cristina Tajani, assessore comunale al lavoro. E il presidente della Borsa italiana, Raffaele Jerusalmi, ha espresso il bisogno di "attrarre capitali, e gli investitori guardano a queste iniziative con grande interesse".

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