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Economia

Con Mediabarter da oggi a Milano si acquista pubblicità anche in buoni acquisto

Mediabarter, azienda con sedi a Brescia e Verona. offre a tutte le aziende milanesi nuove opportunità per investire in pubblicità le proprie giacenze ed i propri servizi

Il cambio merce pubblicitario - in inglese barter -  sta acquisendo sempre più visibilità, con una crescita elevata delle aziende interessate a questo settore e dei vantaggi che la formula porta con sé.

Ma che cosa è il barter? La formula è semplice ed efficace: il cliente paga la propria pubblicità tramite mezzi e servizi che ha già in azienda, anziché con un'uscita finanziaria. Ecco perché il barter sta svolgendo un ruolo estremamente significativo nelle strategie di marketing e di distribuzione di ogni tipo di azienda, dalle società familiari alle multinazionali. A differenza di ciò che si potrebbe pensare, infatti, le imprese che utilizzano il cambio merce pubblicitario non sono soltanto PMI: anche le grandi aziende sfruttano questo modello di investimento con il fine di incamerare liquiditàed utilizzarla per altre operazioni commerciali o finanziarie.

Oggi il barter rappresenta il 10% del budget pubblicitario totale delle aziende italianespiega Alessandro Tagliagambe, Direttore operativo di Mediabarter con numeri crescenti e nuove metodologie che rendono l'antica pratica del baratto sempre più moderna ed innovativa. Nel mondo della pubblicità, il cambio merci in Italia è presente fin dai primi anni '80, ma solo negli ultimi anni si sta affermando come forma primaria di investimento, anziché alternativa. Da una parte il calo dei consumi, dall’altra la stretta sul credito operata dalle banche sta facendo aprire gli occhi a chi non si era accorto di quanto possa essere importante pianificare una strategia pubblicitaria che comprenda anche, se non soprattutto, investimenti in baratto”. 

Quali sono i vantaggi del barter? Crisi o non crisi il cambio merci pubblicitario è una pratica vantaggiosa – continua Tagliagambe – che innesca circoli virtuosi di risparmio e capacità di investimento all’interno delle aziende e che le aiuta ad incrementare i propri budget ed estende la distribuzione del marchio su nuovi canali. Il primo vantaggio è quindi finanziario: nessun flusso di cassa, risparmio di risorse e l'alleggerimento a bilancio delle giacenze. Poi ci sono i vantaggi amministrativi ed economici, grazie ad una gestione semplificata dell'investimento, il risparmio sui costi delle giacenze, l'aumento delle vendite e la possibilità di mantenere alta la produzione, con benefici sul totale dei prezzi di acquisto delle materie prime e delle merci, anche di quelle non direttamente destinate all’operazione di barter”. Grazie al barter ogni azienda può usufruire del mercato pubblicitario pagando in beni, dai prodotti deperibili a quelli invenduti alle semplici scorte in eccesso, tutto viene trasformato in pubblicità.

Ma per le aziende come alberghi e franchising che offrono solo servizi, c'è un'altra possibilità?Per tutte le aziende con punti vendita o che offrono servizi Mediabarter offre un modello unico – spiega Tagliagambe – che permette di investire in pubblicità i buoni acquisto. In questo caso i lati positivi dell'operazione si moltiplicano, perché ai classici vantaggi del barter si sommano le vendite incrementali garantite dai flussi indotti di clientela, ed un risparmio economico pari al margine di contribuzione medio applicato alle proprie referenze. Se la pubblicità è l’anima del commercio, noi diamo alle imprese un valore che nessun altra agenzia può dare nel modo in cui lo facciamo noi: clienti in carne ed ossa”.

Ci sono punti deboli in questa operazione?Nessuno, se non il fatto che rischiamo di essere percepiti dal cliente come dei semplici 'svuota magazzini'. In realtà ciò che ci distingue dalla concorrenza è il fatto di essere un'agenzia vera e propria, con una struttura aziendale in grado di supportare la pianificazione di qualsiasi campagna adv, dalla PMI interessata ad avere una visibilità locale o regionale, alla grande azienda nazionale. Con noi il cambio merce è un mezzo alternativo al denaro, non il fine. In qualità di agenzia pubblicitaria il nostro obiettivo è nel fornire al cliente la miglior campagna pubblicitaria possibile”. 

Terminiamo con uno sguardo al futuro: come cresce un'agenzia di barter pubblicitario? “L’età media in azienda è 40 anni. Siamo giovani ma con una forte esperienza, – conclude Tagliagambe – abbiamo un modello innovativo che aiuta in maniera pragmatica qualsiasi azienda ed un'organizzazione aziendale meritocratica. Nei prossimi mesi supporteremo la crescita con l'ampliamento dell'organico, in particolare nell'area commerciale. Non esiste nessun grande progetto senza grandi persone, e noi stiamo cercando professionisti di talento con i quali lavorare insieme e che sappiano dare qualità e valore aggiunto al mondo pubblicitario”. 
 

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