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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Porta Ticinese / Via Giovanni Spadolini

La Bocconi: "L'Ici sulle residenze? Non dobbiamo pagarla"

Un delegato dell'università ha spiegato in zona 5 il contenzioso col Comune sulle residenze di Via Spadolini: "Andremo in cassazione e ci atterremo al giudizio. Ma abbiamo già vinto due volte in commissione tributaria. Secondo noi è giusto così"

La notizia del contenzioso tra la Bocconi e il Comune di Milano su 600mila euro di Ici non pagati è di qualche tempo fa, ma per chi se la fosse persa questo è il riassunto: l'università commerciale non ha versato per anni la tassa comunale su un pensionato studentesco in Via Spadolini. Secondo la Bocconi questo edificio sarebbe, come la sede dell'università, adibito a "finalità istituzionali" secondo la legge 504 del 1999. Ma l'amministrazione vuole indietro i soldi.

Recentemente la Bocconi ha presentato in Zona 5 il nuovo progetto del campus al posto della centrale del latte: un'espansione territoriale che vedrà sorgere - tra le altre cose - altri palazzi residenziali per studenti. E' stato chiesto a Bruno Pavesi, consigliere delegato della Bocconi, di chiarire la situazione del palazzo di Via Spadolini. Ecco cosa ha risposto: "L’ultima cosa che farei è violare qualche legge. Noi l’Ici non l’abbiamo pagata dal 2002 al 2005, quando la gestione degli appartamenti studenteschi era affidata all’Isu Bocconi. L’edificio in via Spadolini, secondo il nostro punto di vista, è adibito ad attività istituzionale, per cui non è dovuta l’Ici".

Semplice e chiaro. Ma secondo il Comune non è così: "E’ vero, con il Comune è aperto un contenzioso, ma abbiamo vinto due volte in commissione tributaria. Crediamo che secondo la legge attuale - sostiene Pavesi - non dovremmo pagare le tasse su questi immobili. Ora il Comune è andato in Cassazione e noi ci atterremo al giudizio. Non abbiamo intenzione di evadere nulla, se dovremo pagare lo faremo. Non facciamo i furbi".

Il progetto Bocconi in Zona 5 © Giambertone/MilanoToday

Ma non c'è nessuno scontro Pisapia-Monti: "Mi preme dire che è solo speculazione: hanno ben altri problemi a cui pensare e forse nessuno dei due sa niente di questa storia. Ma non ci sta bene - sottolinea il delegato della Bocconi- nemmeno la solidarietà di Masseroli, che ha detto “è giusto che la Bocconi non paghi”, anche perché il contenzioso è sorto con l'amministrazione Moratti. Non ho rimorsi né vergogne, faremo quello che l’ultimo giudice deciderà di fare".

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