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Expo, Boeri: spostiamo tutto dai terreni privati di Rho-Pero all’Ortomercato

La proposta dell'architetti urbanista candidato alle primarie del Pd. Unica soluzione - dice - per uscire dal "vicolo cieco" in cui rischia di finire la trattativa sui terreni

L'unica soluzione per uscire dal "vicolo cieco" in cui rischia di finire la trattativa sulle aree per l'Expo è quella di spostare tutta l'esposizione dai terreni privati di Rho-Pero a quelli pubblici dell'Ortomercato. Parola di Stefano Boeri, l'architetto urbanista candidato alle prossime primarie del Pd.

Per Boeri, questa, sarebbe l'unica soluzione possibile "se entro il 19 ottobre non riusciremo a garantire al Bureau International des Expositions la disponibilità dei terreni su cui sarà organizzato l'evento". E poi, oltre che permettere di salvare in corner il rispetto dei tempi tecnici del BIE, il trasferimento dell'Expo all'Ortomercato è una soluzione "per certi aspetti migliorativa". Infatti, se l'Expo si dovesse effettivamente spostare, una volta terminato l'evento l'attività dei grossisti sarebbe riportata nell'area con un assetto architettonico più moderno e funzionale.

Sempre secondo Boeri, poi, il problema delle aree Expo è nato dalla "insanabile contraddizione" tra le aspettative volumetriche maturate dai privati dopo l'intesa raggiunta con gli enti locali nel 2008 e l'assetto urbanistico dell'area successivamente definito nel masterplan.

"Inizio ad avere la seria preoccupazione - ha concluso Boeri - che se non riusciremo a trovare una soluzione sui terreni entro il 19 ottobre, rischiamo di mettere in discussione la riuscita stessa del progetto. Questo significherebbe che Milano e l'Italia non solo perdono l'occasione di organizzare l'Expo, esponendosi ad una vergogna internazionale, ma che l'Expo del 2015 non si farà"

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