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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Cassina de' Pecchi

Cassina de' Pecchi: chiude la Illca, in 15 senza lavoro

Si mobilita anche la Fim-Cisl a sostegno di chi sta per perdere il posto. Pisoni: "La Marcegaglia ha un bel dire che bisogna guardare avanti: indietro restano sempre gli stessi"

Un'altra azienda si appresta a chiudere i battenti. È la Illca di Cassina de' Pecchi che lascerà a casa 15 dipendenti. Per loro non c'è futuro - spiega in una nota la Fim Cisl - perché, nonostante le ripetute sollecitazioni del sindacato, la proprietà non intende chiedere la concessione della cassa integrazione in deroga.


Le risorse per la cassa ci sarebbero pure, dato che la Regione Lombardia ha stanziato dei fondi per le aziende che non possono, di norma, ricorrere agli ammortizzatori sociali. "Questa misura consente di sostenere economicamente i lavoratori che perdono o rischiano di perdere il posto, ma la Illca non ne vuole sapere di utilizzarla" spiega Luciano Pisoni, operatore Fim Cisl Milano.

  La cassa in deroga non costerebbe all'azienda ma sembra che la proprietà rifiuti di erogarla  


Così i lavoratori Illca vanno ad ingrossare le fila dei senza lavoro e dei senza stipendio, come i 64 dipendenti della cooperativa R.M. - di Pieve Emanuele - che l'azienda non ha ancora reintegrato nonostante un provvedimento del giudice.


Nel caso della Illca ci sarebbe un rifiuto ad usare la cassa in deroga, nonostante "non ci sarebbero costi per l'azienda". Pisoni insiste, aprendo le porte ad una eventuale trattativa per garantire ai lavoratori un minimo di copertura salariale nei prossimi mesi. La Fim Cisl ha cercato anche di coinvolgere la Regione e l'Unione industriali di Pavia (che ha competenza territoriale), ma di fronte al rifiuto di procedere della proprietà non c'è stato nulla da fare. E i lavoratori hanno già in mano la lettera di licenziamento.

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