rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Porta Vittoria / Viale Umbria

Milano, chiude Calvin Klein: tutti i lavoratori verso il licenziamento per "rilancio azienda"

Gli uffici di viale Umbria verso la chiusura. Il piano presentato come "rilancio dell'azienda"

"Rilancio dell'azienda", lo hanno chiamato così. L'unico rilancio, però, l'amara constatazione dei sindacati, è quello che riguarda i "numeri delle persone lasciate a casa". Cioè tutte. 

È nerissimo il futuro per i lavoratori di Calvin Klein, il colosso statunitense della moda che è sempre più vicino a chiudere i propri uffici milanesi. I primi problemi si erano presentati lo scorso febbraio, quando la maison aveva annunciato l'avvio di un piano di "rilancio dell'azienda", appunto, e l'inizio delle procedure di licenziamento per 54 lavoratori della sede di viale Umbria, dove Ck ha tenuto in passato anche alcuni show e presentazioni. 

Addio linea lusso, addio lavoro

Adesso la situazione sembra essere decisamente peggiorata. Senza lavoro, infatti, resteranno tutti gli 84 dipendenti, perché - denunciano Filctem Cgil, Femca Cisl, Ultec Uil - Calvin Klein ha deciso "di disinvestire ulteriormente sull'Italia" e ha annunciato "la cessazione definitiva delle attività della sua prima linea, impattando di conseguenza la sede meneghina".

In viale Umbria - stando a quanto appreso - ci sono gli uffici prodotto, supply chain and operation, industrializzazione, sales, customer service, Pr, finance e un atelier.

In sostanza, spiega Simona Lupacini della Filctem Cgil, Calvin Klein ha deciso di non produrre più gli abiti della linea lusso e questo rende sostanzialmente "inutile" la sede di viale Umbria, dove convivevano Calvin Klein e la sua "controllata" Confezioni moda Italia Srl. 

"Capitale della moda..."

"La procedura - riflettono le sigle - riguarda Milano, la sede di viale Umbria. Capitale della moda, città simbolo per lo stile e per il Made in Italy, ma evidentemente non ritenuta strategica dal management del colosso americano". 

"Le organizzazioni sindacali tutte esprimono grave preoccupazione per la scelta aziendale annunciando fin d'ora che vi saranno iniziative a tutela delle lavatrici e dei lavoratori e - concludono i sindacati - chiedono alla dirigenza di Calvin Klein di rivedere la decisione di uscire dal Madre in Italy". 

Una decisione che in realtà ormai sembra presa. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Milano, chiude Calvin Klein: tutti i lavoratori verso il licenziamento per "rilancio azienda"

MilanoToday è in caricamento