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Economia Porta Venezia / Corso Buenos Aires

Corso Buenos Aires chiuso di domenica: ancora polemiche

Commercianti contro la mancata convocazione del tavolo del "Duc" (distretto commercio) mentre la zona 3 vota il patrocinio a una manifestazione di auto storiche

E' ancora polemica sulla chiusura domenicale, durante Expo, di corso Buenos Aires, e sul relativo palinsesto di eventi. Lo scontro è fortissimo: da una parte la maggioranza di centrosinistra in consiglio di zona 3, dall'altra una parte di commercianti, quelli rappresentati da Confcommercio e Ascobaires. E l'opposizione di centrodestra nel "parlamentino". La "guerra del corso" si è riaccesa con il patrocinio del consiglio di zona al Trofeo Ambrosiano Auto Storiche, per il 21 giugno, che ad Ascobaires e Confcommercio non è andato giù perché non concordato nell'ambito del Duc (Distretto urbano del commercio).

"Il Duc Buenos Aires non è stato più convocato dal 30 marzo, quando ha deliberato nove domeniche di chiusura a fronte di un palinsesto di eventi da condividere", accusa Gabriel Meghnagi, presidente di Ascobaires. "Ricordiamo al consiglio di zona e al presidente Renato Sacristani che nel Duc si assumono e condividono le decisioni che hanno un forte impatto sul corso, sulle sue attività e sulla viabilità".

Non si è fatta attendere la replica di Sara Rossin, vicepresidente della zona 3 e presidente della commissione sport. "Le nove domeniche durante Expo sono state concordate nel Duc", scrive Rossin in una nota: "L'iniziativa delle Auto Storiche è stata prevista per una di quelle domeniche, la seconda sarà il Miglio dello Sport a settembre. Volevano sei chiusure, ne hanno concordate nove, per ora ce ne sono due e continuano a protestare".

"E' evidente - continua Rossin - che l'oggetto del contendere è: di chi è la proprietà di corso Buenos Aires?". Rossin non ha dubbi: "E' prima di tutto della città di Milano e delle istituzioni che la rappresentano, comune e zona 3, è poi dei cittadini che sempre più numerosi rispondono ai nostri sondaggi che la chiuderebbero volentieri al traffico anche tutte le domeniche, è infine delle realtà commerciali, economiche e associazionistiche che vi operano, compresa Ascobaires". 

La battaglia sembra non essere terminata. E' del 12 febbraio la decisione della zona 3 di sperimentare la chiusura domenicale durante Expo. In quella occasione si registrò anche un acceso scontro tra Meghnagi e Sacristani a fine seduta. Poi il passaggio al Duc che il 30 marzo ha stabilito la chiusura di nove domeniche. Infine, il 7 maggio, il patrocinio per le auto storiche che ha riacceso la miccia. I commercianti temono che i pedoni, transitando in mezzo al corso (molto largo, com'è noto), non si soffermino alle vetrine. Tutti gli altri rispondono che più gente nel corso significa anche maggior volume d'affari.

E i turisti di Expo? Contrariamente ai milanesi - che ormai vedono il corso "concorrente" con i centri commerciali fuori città - i turisti sono più attratti dalle strade commerciali urbane. Ovunque nel mondo, quindi anche a Milano, quindi anche per corso Buenos Aires. L'idea delle chiusure domenicali in questo periodo, insomma, non sembra male. Nella considerazione degli interessi non è nemmeno sensato privilegiare il tavolo "corporativo" del Duc rispetto all'interesse generale di un'arteria così importante da superare i confini della zona 3.

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