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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Badante in regola? A Milano costa 1300 euro. E molte famiglie assumono in nero

L'Osservatorio delle Politiche sociali della Provincia di Milano lancia l'allarme sul far west delle tariffe in circolazione e sui rischi dell'assunzione di badanti a nero, spesso sprovviste dei requisiti professionali

Quanto pagare per i servizi di assistenza domiciliare offerti dalle così dette badanti? La risposta non è univoca, specie a Milano e provincia, dove l’Osservatorio delle Politiche sociali denuncia il far west delle tariffe determinato soprattutto dal cattivo vezzo di assumere a nero, ‘risparmiando’ così sulle imposte. Ma quanto costa regolarizzare la propria badante?
La provincia di Milano ha aperto un sito (www.badanteinfamiglia.it) che  promette di dare una mano a chi necessita di una badante ed è disorientato dalla confusione delle tariffe. L’obiettivo è evitare che le famiglie cadano nella tentazione di ‘risparmiare’ non regolarizzando la prestazione professionale.

“Il grosso problema è costituito ovviamente dalle assunzioni in nero – spiega Massimo Pagani, assessore provinciale alle Politiche sociali – Questo comporta l’accettazione al buio della mancanza di requisiti professionali, oltre ai vari rischi correlati all’irregolarità del rapporto di lavoro. Anche chi volesse regolarizzare la situazione, però, si trova spesso sprovvisto di punti di riferimento: per questo motivo abbiamo voluto fornire ai cittadini una consulenza gratuita e una serie di modelli di inquadramento che pongono paletti precisi in termini di retribuzione oraria, diritti e doveri”.

Ma per tornare alla domanda iniziale quanto costa a Milano una badante? Non poco, purtroppo. Le famiglie che cercano ad esempio una badante a tempo pieno e che sia disponibile a dormire presso l’abitazione della persona da assistere spendono in media 1300 euro. La categoria contrattuale “B Super” per persone autosufficienti prevede 54 ore settimanali, suddivise in 10 ore di lavoro diurno non consecutive, cioè con 2 ore di riposo, solitamente nelle prime ore pomeridiane, dal lunedì al venerdì, più 4 ore di lavoro il sabato mattina.
L'assistente famigliare è libera dal sabato pomeriggio fino al rientro il lunedì mattina all'orario di inizio del lavoro. E' possibile concordare (scrivendolo nella lettera d'assunzione) il rientro la domenica sera per avere la presenza notturna anche la notte tra domenica e lunedì, inoltre sono spesso gli assistenti familiari stessi a chiedere di rientrare anche la sera del sabato. In questo caso lo stipendio base (minimo contrattuale) è di € 811,85 lordi (sono compresi anche i contributi a carico del lavoratore).  

A questo importo mensile deve aggiungere il rateo mensile del TFR (trattamento di fine rapporto),il rateo mensile della tredicesima, delle ferie e dei contributi a carico del datore di lavoro.  Si arriverà ad un costo totale mensile indicativo per la famiglia di € 1250,00 circa. Se invece l’assistito non fosse autosufficiente si passa alla categoria C Super e il costo totale mensile indicativo per la famiglia di € 1420,00 circa. Per 20 ore settimanali si può arrivare invece a spendere 782 euro lordi. Sul sito www.badanteinfamiglia.it è possibile consultare la tabella con i minimi sindacali alla voce “Che fare”, sottosezione “Ogni scelta ha un costo”.

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