In giugno il ricorso alla cassa integrazione in Lombardia è aumentato complessivamente del 90% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo afferma la Cgil, secondo la quale si è limata la richiesta di cassa ordinaria (-2%, anche perché sono finite le ore utilizzabili), ma aumenta significativamente quella straordinaria (+294%) e in deroga (+603%).

"E i licenziamenti rispetto al giugno 2009 aumentano del 14%", afferma Giacinto Botti, componente della segreteria della Cgil Lombardia, responsabile del dipartimento Politiche contrattuali. "Escono confermate - aggiunge Botti - le nostre forti preoccupazioni sulle conseguenze della crisi economica in Lombarda, pur in presenza di un positivo sussulto di crescita degli ordini e della produzione, indicatori che non fanno ancora registrare segnali incoraggianti di un'effettiva controtendenza, in particolare sul terreno dell'occupazione".

Secondo il sindacato la crescita tendenziale nel secondo trimestre del 2010 del portafoglio ordini (con una media dell'8%) e della produzione (5,9%) non coincide con una crescita dell'occupazione. "Le società - spiega la Cgil - tendono a recuperare le scorte che nel corso dell'anno sono state assorbite e non a caso le giacenze di materiale accumulate nel corso del 2009 e dei primi due trimestri del 2010 segnano oltre 10 punti percentuali in meno". Più in particolare gli investimenti rimarrebbero stabili e molto distanti dal 2007, "il che vuol dire che il sistema imprenditoriale non crede fino in fondo nella crescita economica e preferisce continuare a intensificare l'utilizzo degli impianti disponibili", dice la Cgil. "Per queste ragioni parlare di fuoriuscita dalla crisi o di luce alla fine del tunnel appare per il momento solo un auspicio", conclude Botti.