A Milano la presenza femminile nei CdA è pari al 11%
L'ufficio studi della Ria & Partners, member firm in Italia di Grant Thornton International, ha analizzato la presenza femminile tra i componenti dei Consigli di amministrazione delle medie imprese lombarde, con fatturato compreso tra 30 e 500 milioni di euro, elaborati su dati AIDA - Bureau Van Dijk. Dallo studio emerge che in Lombardia la presenza femminile nei Consigli di Amministrazione è pari al 12%.
L'ufficio studi della Ria & Partners, member firm in Italia di Grant Thornton International, ha analizzato la presenza femminile tra i componenti dei Consigli di amministrazione delle medie imprese lombarde, con fatturato compreso tra 30 e 500 milioni di euro, elaborati su dati AIDA - Bureau Van Dijk.
Dallo studio emerge che in Lombardia la presenza femminile nei Consigli di Amministrazione è pari al 12%. Analizzando la presenza femminile per classi di fatturato delle aziende si nota che la presenza è maggiore (13%) nelle aziende con un fatturato compreso tra i 30 e 100 milioni di euro.
A livello provinciale Mantova con il 18% di donne presenti nei consigli di amministrazione risulta essere la più virtuosa. Segue la provincia di Lecco (17%); Cremona, Sondrio e Varese (16%); Como (15%); Brescia (14%); Lodi (13%); Bergamo (12%); Milano e Moza Brianza (11%); chiude la classifica Pavia ferma al 9%.
La principale carica ricoperta dalla donne nei consigli di amministrazione lombardi è quella di vice presidente (17%), seguita da quello di consigliere delegato (14%) e consigliere semplice (13%).
"Dal 2007 a oggi l'Italia ha incrementato in maniera importante la presenza di donne nel management passando dal 14% al 36% in soli cinque anni" - spiega Laura Cuni Berzi, partner di Ria & Partners, member firm italiana del Gruppo Grant Thornton - "La presenza di donne attive in ruoli manageriali in Italia è al di sopra della media, ci posizioniamo alle spalle solo della Russia, ma prima di molti altri paesi europei: l'auspicio è che aumenti rapidamente anche la percentuale delle donne in ruoli ancor più strategici, come presidente o amministratore delegato, consentendo così al mondo femminile una maggiore partecipazione al processo decisionale e produttivo delle Aziende e, più in generale, del sistema Italia."