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Non paga l'Inps per poter pagare gli stipendi: assolto dal giudice

La storia di un imprenditore e della sua scelta dolorosa. Nel frattempo il ristorante è fallito ma lui l'ha ricomprato e prosegue l'attività

Aveva scelto di pagare gli stipendi dei dipendenti con regolarità piuttosto che versare i contributi previdenziali all'Inps. E ora, dopo il processo, è stato assolto: il magistrato e anche il pubblico ministero hanno compreso le ragioni di questo imprenditore, Stefano R., e la sua buona volontà nel rimediare al mancato versamento obbligatorio per legge. La storia viene raccontata dalla Provincia Pavese.

Un caso in cui la giustizia - per fortuna - assume i tratti dell'umanità, anziché punire e basta. La vicenda è iniziata nel 2010 ed è proseguita fino al 2013: l'imprenditore in quell'arco di tempo ha accumulato un debito con l'Inps per circa 100 mila euro. In questo modo ha potuto pagare regolarmente gli stipendi ai suoi 17 dipendenti che lavorano al ristorante Grillandia di San Martino Siccomario (Pavia). Ma ha infranto la legge ed è stato rinviato a giudizio.

Per il debito con l'Inps relativo al 2010, il primo anno, l'imprenditore ha proposto di compensare, in parte, con un credito dell'Iva e si è offerto di saldare il resto a rate; per il debito degli altri anni, invece, il giudice ha riconosciuto la mancanza dell'intento doloso. Nel frattempo la crisi economica è stata comunque più forte e il ristorante è fallito, ma Stefano R. l'ha riacquistato grazie ad un accordo con il giudice fallimentare e l'ha riaperto. 

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