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Economia

Expo: imprese non pagate anche per la costruzione dell'Open Theatre

I consiglieri regionali esamineranno il sistema dei subappalti. Cinque imprese del Rhodense non sarebbero state ancora pagate

Imprese non pagate per lavori in Expo. Cinque aziende, quasi tutte di Rho e dintorni, vantano crediti complessivi di circa due milioni e mezzo (più gli interessi). Nella giornata del 10 marzo sono state ascoltate in commissione attività produttive dai consiglieri regionali. E hanno fornito i documenti che comprovano i mancati pagamenti. Ma le aziende potrebbero essere anche più numerose. I documenti sono molti e i lavori riguardano tutta una pluralità di servizi, dal giardinaggio alla sicurezza, dal movimento terra ai collaudi.

Tra i lavori interessati anche la costruzione dell'Open Theatre, un'opera che non verrà abbattuta (come i Padiglioni dei Paesi partecipanti) ma resterà nel tempo. «E' paradossale che una società come Expo, con il successo planetario che ha riscosso la manifestazione, non paghi le imprese che hanno contribuito a tutto questo», spiega Carolina Toia del gruppo Maroni Presidente. E il consigliere Marco Tizzoni spiega che verranno ora studiati tutti i documenti «per capire meglio il meccanismo dei subappalti che alcune imprese del territorio avevano sottoscritto per la realizzazione di alcune strutture».

Il problema dei mancati pagamenti era già emerso, ma riguardava le imprese italiane che hanno partecipato alla costruzione del padiglione della Russia.

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