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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Finlombarda, polemica sulle obbligazioni di banche venete a rischio

Obbligazioni acquistate anche quando si sapeva già della sofferenza dei due istituti. Il candidato alla presidenza Federico (Radicali): "Segno che la regione non controlla bene"

Venticinque milioni di euro in obbligazioni della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, acquistate da Finlombarda tra il 2014 e il 2015. Un investimento a rischio, dato che i due istituti bancari erano già in sofferenza all'epoca dell'acquisto. E che appare ancor più grave considerando che Finlombarda è una società pubblica, partecipata al cento per cento dalla Regione Lombardia che conferisce tre miliardi di euro all'anno.

Il caso è emerso con una interrogazione del Movimento Cinque Stelle, a cui ha risposto un dirigente della regione. Spiegando che all'epoca ci si era affidati alle valutazioni delle agenzie di rating e alla vigilanza di Banca d'Italia, pur ammettendo (e non si poteva certo negare) che la sofferenza delle due banche era già nota ed emersa fin dal 2014 sulla stampa.

E questo nonostante gli investitori professionali stessero già rinunciando a investire in Veneto Banca e BpV, dove invece Finlombarda ha investito rispettivamente sette e diciotto milioni. Finlombarda ha investito anche in altre banche: si parla di almeno 113 milioni di euro in obbligazioni di nove istituti di credito diversi. Quello che però preoccupa è l'apparente "leggerezza" nell'investire in obbligazioni di due istituti già apertamente considerati "a rischio".

«Resta il sospetto che si sia trattato di un aiuto con soldi pubblici a banche in difficoltà», replicano i Cinque Stelle alla risposta del dirigente regionale. D'altra parte, mentre nel 2013 Finlombarda possedeva obbligazioni bancarie per 25 milioni, nel 2014 queste sono diventate pari a 164 milioni, per poi scendere a 157 milioni nel 2015, a fronte di 51 milioni prestati a piccole e medie imprese, 40 milioni in conti correnti e 58 milioni alle Ferrovie Nord.

«La responsabilità di questi scriteriati e sospetti investimenti in obbligazioni bancarie a rischio va ascritta al controllo non efficace di Regione Lombardia e al sistema lottizzatorio delle nomine», commenta Valerio Federico, esponente della direzione nazionale di Radicali Italiani e candidato alla presidenza di Finlombarda con l'obiettivo dichiarato di liquidarla.

Finlombarda è nata con lo scopo di sostenere le attività imprenditoriali lombarde e anche i cittadini della regione. Ma alla prova dei fatti (e dei conti), investe più in obbligazioni bancarie che in prestiti a cittadini e imprese. 

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