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Economia

Infiltrazioni mafiose: la Cisl chiede un incontro al Prefetto

Appresa la notizia della vicenda "Fastweb", la Cisl ha chiesto l'apertura di un tavolo di confronto tra Istituzioni e parti sociali per individuare misure di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico cittadino

Appresa la notizia dell'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto gli ex vertici di Fastweb, la Cisl teme che il pericolo "infiltrazioni mafiose"  possa diventare un cancro incurabile per l'economia milanese. Per scongiurare tale ipotesi, il segretario generale della Cisl di Milano, Danilo Galvagni, ha chiesto al Prefetto, Gian Valerio Lombardi, l'apertura di un tavolo di confronto tra parti sociali e istituzioni.

Ad un mese dalla dichiarazione di Lombardi in commissione antimafia sull'inesistenza della mafia a Milano, arriva l'inchiesta che apre nuovi scenari.  “Le affermazioni del prefetto Lombardi, secondo cui la criminalità organizzata non è presente nel milanese, sono sempre più smentite dai fatti - ha dichiarato il segretario Cisl- Purtroppo non ci sorprende. Il sindacato è da tempo che evidenzia il pericolo di infiltrazioni mafiose nel sistema economico del territorio, ora speriamo che ne prendano coscienza anche le istituzioni".

"I segnali di quanto sia grave la situazione sono evidenti - prosegue Danilo Galvagni - La vicenda di Fastweb è solo l’ultima di una serie e adesso siamo fortemente preoccupati per il futuro delle circa 2  mila persone occupate dall’azienda a Milano. Al prefetto chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo di confronto tra istituzioni e parti sociali finalizzato ad analizzare i casi di infiltrazioni fin qui scoperti dagli inquirenti e le loro ricadute sui lavoratori e ad individuare adeguate misure di contrasto, anche in vista degli appalti per l’Expo 2015”.
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