Italtel, annunciati 400 licenziamenti Cisl: “Ci mobilitiamo”
“Italtel è l’ultima grande impresa italiana nel settore Tlc”, spiega la Cisl che ha deciso per lunedì prossimo una mobilitazione contro i tagli annunciati. E il sindacato porta avanti la trattativa con l’azienda per salvare 400 lavoratori a rischio licenziamento: 170 solamente a Milano
Redazione
12 febbraio 2010 12:56
Quattrocento lavoratori della Italtel rischiano il posto di lavoro. E contro i tagli già annunciati dall’azienda, la Cisl ha deciso una mobilitazione per lunedì 15 febbraio alle 14, davanti al palazzo di Assolombarda, in via Pantano 9, a Milano.
Continua intanto il braccio di ferro azienda – sindacato per salvare dai tagli i dipendenti. Secondo il piano aziendale, dovrebbero essere congedati 170 lavoratori a Milano, 150 a Roma e 80 a Palermo. Italtel, con i suoi circa 2.000 dipendenti (1.400 dei quali a Settimo Milanese, e i restanti distribuiti tra Roma e Palermo), costituisce l'ultima grande impresa italiana nel settore delle Tlc. L'annuncio dei 400 licenziamenti si aggiunge ad un altro piano di 450 esuberi, già oggetto di un accordo sindacale nazionale sui contratti di solidarietà siglato nel giugno 2009, spiega una nota stampa della Cisl.
“Questa decisione - osserva Enrico Vacca, della Fim Cisl milanese - configura la sostanziale rinuncia da parte di Italtel al suo ruolo di impresa di rilievo del settore. Come Fim Cisl all’azienda chiediamo il rispetto dell'accordo del giugno 2009 e la presentazione di un piano industriale serio, e al governo un impegno sostanziale per il rilancio di una realtà importante in un settore, quello delle Tlc, assolutamente strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese”.
| Italtel è una delle ultime grandi aziende italiane di telecomunicazione |
Continua intanto il braccio di ferro azienda – sindacato per salvare dai tagli i dipendenti. Secondo il piano aziendale, dovrebbero essere congedati 170 lavoratori a Milano, 150 a Roma e 80 a Palermo. Italtel, con i suoi circa 2.000 dipendenti (1.400 dei quali a Settimo Milanese, e i restanti distribuiti tra Roma e Palermo), costituisce l'ultima grande impresa italiana nel settore delle Tlc. L'annuncio dei 400 licenziamenti si aggiunge ad un altro piano di 450 esuberi, già oggetto di un accordo sindacale nazionale sui contratti di solidarietà siglato nel giugno 2009, spiega una nota stampa della Cisl.
“Questa decisione - osserva Enrico Vacca, della Fim Cisl milanese - configura la sostanziale rinuncia da parte di Italtel al suo ruolo di impresa di rilievo del settore. Come Fim Cisl all’azienda chiediamo il rispetto dell'accordo del giugno 2009 e la presentazione di un piano industriale serio, e al governo un impegno sostanziale per il rilancio di una realtà importante in un settore, quello delle Tlc, assolutamente strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese”.
Redazione
12 febbraio 2010 12:56
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