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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Forlanini

L'ora sospesa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

L’ORA SOSPESA dal 15 al 18 novembre ore 21.00 / domenica ore 16.00 di Luca Marchesini regia di Riccardo Mallus con (in o. a.) Sergio Romanò, Dario Dossena, Lia Marchesini, Grazia Migneco, Marino Campanaro, Claudia Lawrence, Nicoletta Ramorino, Lorella De Luca, Gianluca Trofei Scenografie di Stefano Zullo Costumi di Daniele Pennati Musiche di Gianluca Agostini Aiuto regia Riccardo Tabilio Assistente alla regia Sara Arrigoni Il Teatro Delfino, giunto al quarto appuntamento, porta in scena uno spettacolo di prosa, dedicato al grande amore per il teatro, con attori di grande respiro. Siamo in una casa di riposo, una particolarissima casa di riposo. Gli ospiti sono tutti attori, vecchi attori, testimoni di un teatro che ormai si può solo ricordare, ma del quale imperterriti continuano a parlare. Si incontrano, per fare colazione, nell’Ora sospesa, quel magico lasso di tempo che precede appena l’alba, in cui ancora non è giorno ma non è nemmeno più notte, in cui veglia e sonno si confondono e si può credere quasi a tutto. Ma oggi è una giornata particolare, in cui nulla sembra andare come al solito, in cui tutti sono mattinieri e qualcuno sembra essere addirittura sonnambulo. Tra sogni, bisticci, biscotti e caffè si avvicina l’alba e sempre di più si confondono realtà e finzione, in un susseguirsi di ricordi e di memorie che come in un gioco di specchi possono ingannare ed al contempo svelare la più pura delle verità. Note di regia Il teatro è finzione ed al contempo è umanità. L’Ora sospesa sembra ricordarlo ad ogni battuta, ad ogni entrata di un nuovo personaggio, ed è questo uno dei suoi lati più divertenti ed al contempo commoventi. Tutti i personaggi in scena hanno un unico, grande, amore: il palcoscenico. Lo sognano, lo ricordano, lo anelano, ed alla fine riescono meta-teatralmente a riconquistarlo: fanno la loro messa in scena e recitano di nuovo. Ed il segreto di questo spettacolo sta proprio qui: nel permettere a questi personaggi - ai quali pian piano ci abituiamo a voler bene - di recitare, di riprendersi il loro ruolo; un ruolo che né il passare del tempo, né l’età, potranno mai rubare.

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