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La Lombardia estende il sussidio anche ai docenti non abilitati

Regione Lombardia ha esteso, anche ai docenti non abilitati, la possibilità di integrare il sussidio di disoccupazione sino al 100% dello stipendio. Come contropartita, gli insegnanti dovranno partecipare alle attività formativa proposta dalle scuole: inserimento stranieri e disabili tra gli altri

Regione Lombardia ha esteso anche ai docenti non abilitati, purché percepiscano il sussidio di disoccupazione e abbiano un contratto non rinnovato, stipulato l'anno scorso, i benefici previsti dall'accordo Regione - Ministero sui lavoratori precari della scuola, quello che prevede la possibilità di integrare il sussidio di disoccupazione dei docenti sino al 100% dello stipendio a fronte di un loro impegno in vari progetti di miglioramento dell'attività formativa.

Lo stabilisce il Patto Territoriale sottoscritto oggi dai Sindacati della scuola (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda), da Regione Lombardia e dall'Ufficio scolastico regionale che individua le modalità di attuazione dell'Accordo stesso.

Il documento prevede che possano partecipare ai progetti di miglioramento dell'offerta formativa, presentati dalle scuole.

"Grazie al finanziamento regionale di 15 milioni di euro, - spiega l'assessore regionale all'Istruzione, Gianni Rossoni - non solo si porta fino al 100% il reddito dei docenti precari in attesa che siano riassorbiti il prossimo anno, ma si tutela la qualità della scuola perché si permette ai docenti stessi di continuare a portarvi la loro professionalità".

"La rapidità con cui si è arrivati ad un'intesa - prosegue Rossoni - dimostra il livello di responsabilità di tutte le parti in gioco su un tema decisivo per il futuro delle persone e del sistema educativo lombardo".

I docenti e il personale Ata che ne hanno i requisiti potranno chiedere di partecipare alle attività promosse dalle scuole su temi che vanno: dalla lotta alla dispersione alle attività di orientamento, dal supporto per l'inserimento di studenti stranieri e di ragazzi con disabilità ad ogni altro progetto che possa arricchire l'offerta formativa.

Nel documento sottoscritto oggi si stabilisce che il personale interessato debba presentare la richiesta di partecipare alle attività, su apposito modulo, dal 15 al 26 ottobre, presso le sedi degli Uffici Scolastici provinciali, e che le scuole e gli enti di formazione dovranno definire  la tipologia e la durata delle attività, dandone corretta pubblicità. Ogni istituto, scolastico o formativo, potrà scegliere liberamente il personale, coinvolgendo un massimo di 3 docenti e 1 Ata.

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