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Maflow, a rischio i dipendenti: domani sit-in a Monaco di Baviera

Una delegazione dei lavoratori della Maflow volerà a Monaco: chiediamo solidarietà ai colleghi tedeschi, la sospensione degli ordinativi è totalmente ingiustificata. La Bmw ha bloccato le commesse, a rischio 300 lavoratori italiani

Ancora una bastonata sulla Maflow, l'azienda metalmeccanica di Trezzano sul Naviglio che produce elementi di assemblaggio per le case automobilistiche. La fabbrica, adesso, rischia davvero la chiusura mandando a casa 300 lavoratori, dopo che la Bmw ha ritirato gli ordinativi a fine 2009.

“La sospensione di ordinativi da parte della Bmw alla Maflow è totalmente ingiustificata, poiché quest'azienda da più di dieci anni garantisce elementi di condizionamento per i modelli serie 1, serie 3 e 4, con standard qualitativi di eccellenza comprovata”. Lo ha affermato, in una nota, Walter Montagnoli della Cub, sindacato di base.
  La Bmw ha sospeso tutti gli ordinativi, rivolgendosi ad aziende tedesche  

Domani, una delegazione di lavoratori milanesi insieme alla Cub e alla Fiom – Cgil volerà a Monaco di Baviera per cercare di salvare il salvabile. L'80% della produzione della Maflow era legata alla casa automobilistica tedesca. “Dopo numerose iniziative già intraprese, i lavoratori hanno deciso di chiedere solidarietà ai loro colleghi tedeschi e di manifestare sotto la sede della Bmw a Monaco, dove incontreranno i sindacalisti della IG Metall e il capo del Consiglio di Fabbrica della Bmw. E' previsto anche un incontro con la direzione aziendale”, spiega Sabina Petrucci, responsabile del'ufficio Europa della Fiom-Cgil.

  L'80% della produzione di Maflow era legata a Bmw  
La Petrucci ha anche reso noto che gli europarlamentari del gruppo Socialisti e Democratici, Sergio Cofferati e Antonio Panzeri, hanno presentato un'interrogazione alla Commissione europea in cui chiedono che, in un momento di crisi, le decisioni di politica industriale delle aziende e dei governi europei dovrebbero porsi come obiettivo di contribuire alla crescita dell'intera Unione”.

I lavoratori della Maflow, che dall'inizio dell'anno occupano gli stabilimenti in cui lavorano, hanno come obiettivo quello di riprendersi gli ordinativi che il colosso automobilistico tedesco ha sospeso all'azienda metalmeccanica di Trezzano sul Naviglio (Milano) nel novembre 2009. Lo ha affermato il sindacato.

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