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Economia Porta Ticinese / Ripa di Porta Ticinese

Sinigaglia, operatori contro lo smembramento: "Ricorriamo al Tar"

Manifestazione davanti a Palazzo Marino. Il progetto della giunta prevede 95 stalli in Ticinese: se ne perderebbero 55, che andrebbero a Pagano

Presidio degli operatori della fiera di Sinigaglia davanti a Palazzo Marino, giovedì 15 maggio. La giunta ha ormai deciso di trasferire la fiera dallo scalo di Porta Genova a Ripa di Porta Ticinese: gli operatori non lamentano tanto il trasferimento quanto le modalità. In Ticinese la giunta ha infatti stabilito 95 posteggi, dunque 55 in meno rispetto all'organico attuale, scelti tramite un apposito bando che impone anche restrizioni merceologiche.

"Siamo titolari di licenza per il commercio ambulante con scadenza nel 2022", rispondono gli ambulanti di Sinigaglia, secondo cui questo provvedimento di fatto "uccide" la fiera stessa nel suo valore storico. La loro contro-richiesta è quella dello spostamento totale in Ripa Ticinese, che già accoglie i 400 banchi del mercato dell'antiquariato: come a dire che lo spazio ci sarebbe. In caso di approvazione dello spostamento, promettono il ricorso al Tar.

Al consiglio di zona 5, che ha deliberato a favore dello spostamento, l'assessorato al commercio ha garantito che gli operatori di Senigaglia che non trovassero posto in Ticinese verranno spostati altrove. E infatti, come è noto, è in preparazione il mercato domenicale del parcheggio di via Mario Pagano, che accoglierebbe anche alcuni commercianti di Sinigaglia. Lo smembramento che gli operatori non vogliono.

Posizione critica condivisa anche da alcuni esponenti di maggioranza, come Lorenzo Zacchetti (Pd zona 7), che nel suo consiglio di zona, interessato alla vicenda per quanto riguarda via Pagano, ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione più degna per la fiera di Sinigaglia, dichiarandosi favorevole a trasferirla totalmente in via Pagano.

"La parte di commercianti di Sinigaglia - argomenta Zacchetti - che arriverà in Pagano si distaccherà definitivamente dalla tradizione del mercato. E' necessario salvaguardare il brand, trasferendo l'intero blocco dei commercianti al netto degli irregolari in una zona più consona. Ripa Ticinese, per come è stata proposta, esclude un terzo degli esercenti".

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