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I nuovi barbieri meneghini? Sono (quasi) solo cinesi

Sono 335 i parrucchieri ed estetisti stranieri, oltre una su sette tra le imprese individuali attive nel settore. Italiani in calo, salgono gli stranieri, da uno studio della Camera di commercio

Taglio sempre più straniero, molti i negozi etnici a Milano città. Sono 335 i parrucchieri ed estetisti stranieri in città, oltre una su sette tra le imprese individuali attive nel settore. Un fenomeno in crescita, +15,5% rispetto al primo trimestre 2011 e in controtendenza rispetto alla leggera contrazione dei professionisti italiani, che perdono il 2% di ditte in un anno. I nuovi "barbieri" meneghini sono soprattutto cinesi, con il 47,5% delle imprese individuali attive tra i non italiani, in crescita del 19,5%.

Seguono marocchini (8%), dominicani (4%) egiziani e francesi (3% ciascuno).

Un fenomeno recente, considerando solo le imprese individuali cinesi attive nel settore oltre il 60% ha aperto a partire dal 2010. I parrucchieri cinesi continuano comunque a servire principalmente la propria comunità, il 21,2% delle attività ha infatti sede nell'area intorno alla zona cinese, anche se cresce la presenza nel resto della città: il 17,6% delle attività cinesi si trova in zona Lambrate e Città Studi e cresce soprattutto la zona di Turro - Gorla che, in poco più di un anno, passa dal concentrare l'11% dei parrucchieri ed estetisti cinesi attivi a Milano al 13%. Donna e giovane il coiffeur tipo cinese, il 68% dei titolari appartiene infatti al gentil sesso e se il 45% ha un'età compresa tra 30 e 39 anni, oltre uno su quattro (27%) ha meno di 29 anni.

Se consideriamo la provincia, nell'area milanese si concentra il 36% dei parrucchieri cinesi che lavorano in Italia. Emerge da un'elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2012 su Milano città.

Per quanto riguarda la Lombardia, invece, sono circa 1.200 le imprese straniere che in Lombardia offrono servizi per capelli ed estetica, il 5,3% del totale, in crescita del 12,9% in un anno. In oltre 8 casi su 10 si tratta di imprese in mano a cittadini nati in Paesi extracomunitari (996 imprese, 83,6% del totale) mentre il 16,4% proviene dall'Unione Europea. Milano è prima con quasi un parrucchiere straniero su due tra gli attivi in regione, seguita da Brescia e Bergamo. 

Tra le nazionalità emergono cinesi (nel 32,1% dei casi), svizzeri (11,5%) e marocchini (5,3%). Emerge da un'elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2012 e 2011 relativi alle sedi di impresa e focus sulle imprese individuali.

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