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Donau Assicurazioni, protesta e presidio dei dipendenti

Protesta, l'altro giorno, dei dipendenti di Donau Assicurazioni, con un presidio in via Quaranta, contro le politiche aziendali "poco chiare" nei confronti dei lavoratori

Protesta, l'altro giorno, dei dipendenti di Donau Assicurazioni, con un presidio in via Quaranta, contro le politiche aziendali "poco chiare" nei confronti dei lavoratori. 

"La rappresentanza Italiana di Donau Versicherung Compagnia Viennese parte del Gruppo VIG ad oggi uno tra i primi nel panorama assicurativo mondiale, licenzia i dipendenti senza rispettare e coinvolgere le RSA Aziendali nell’ottica delle buone relazioni azienda-sindacati - scrivono i lavoratori in una nota -. Donau Assicurazioni è impegnata a dismettere massivamente il portafoglio e barricandosi dietro ad un presunto risanamento della rete agenziale, non fornisce risposte certe ai dipendenti sul prossimo futuro, negando, sollecitata, un piano di sviluppo aziendale".

"La compagnia, che ad oggi ha già dismesso più dei due terzi del portafoglio per risanarlo, elimina anche polizze mai colpite da sinistro, lanciando in questo modo un segnale ambiguo e controverso a chi è impegnato da mesi, con impegno e professionalità, a seguire quel percorso di prospettiva, indicato dallo stesso Management due anni or sono, percorso che avrebbe dovuto portare questa Rappresentanza, ad invertire la rotta, dopo anni di assestamento. I dipendenti, fiduciosi e compatti nell’accogliere il piano di risanamento proposto a suo tempo, si trovano adesso a fronteggiare una situazione delicata, senza avere alcuna risposta, da un interlocutore sempre meno disponibile ad un confronto", prosegue la nota.

"Donau Assicurazioni nel corso della sua vita assicurativa in Italia, ad oggi da circa otto anni, non ha garantito ai dipendenti il rispetto di tutto quanto previsto dal CCNL ANIA vigente, dallo Statuto dei Lavoratori, dalla normativa relativa la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, operando spesso su diversi fronti, in maniera poco chiara. L ́Impresa, che va avanti a dismettere ad oggi più di due terzi del portafoglio per risanarlo, eliminando anche le polizze mai colpite da sinistro, distrugge il risultato di anni di lavoro di persone con famiglie, che tuttora stanno ancora lavorando ogni giorno per salvare questa realtà. Le scelte strategiche non in linea con una sana collaborazione “mandante- mandataria“, che hanno portato a relazioni tutt’altro che armoniose, hanno ostacolato e stanno tuttora ostacolando di fatto lo sviluppo del businness. Viene da chiedersi se tutto il processo sia il risultato di una “Mala-Gestio“ oppure un piano preventivato, ma non condiviso e comunicato, dalla Casa Madre di Vienna. I dipendenti si rifiutano di seguire tale politica e chiedono risposte certe non accettando licenziamenti effettuati senza il rispetto della normativa vigente e prima ancora del fattore umano", concludono i dipendenti.

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