"Roberto Cavalli" dice addio a Milano. E lo fa in maniera netta. Mercoledì, infatti, la griffe toscana - che dalla primavera 2015 è passata al fondo di private equity Clessidra - ha annunciato la chiusura della sede di piazza San Babila 3 e dell’ufficio stile di Milano. 

Nella stessa nota, che ha presentato il piano di riorganizzazione aziendale, Cavalli ha anche annunciato la fine della collaborazione con lo stilista Peter Dudans e, soprattutto, la “riduzione dell’organico a livello mondo di circa 200 dei 672 dipendenti complessivi”. 

La produzione, la logistica e la rete dei negozi al dettaglio verranno rivisti con chiusure o ricollocazioni e, inevitabilmente, alcuni lavoratori rimarranno fuori. 

"L'industria della moda sta attraversando tempi difficili, dettati da una significativa contrazione dei consumi in diversi mercati chiave e da una sostanziale trasformazione delle dinamiche del settore - ha spiegato Gian Giacomo Ferraris, ad del gruppo -. In questo contesto, solo i marchi iconici, con un modello di business coerente ed un'organizzazione efficiente saranno in grado di sopravvivere. Dopo la mia iniziale analisi del gruppo, credo che Cavalli abbia tutto ciò che serve per avere successo, ma i costi della società devono essere in linea con i ricavi e questo è l'obiettivo che intendiamo raggiungere".